Caporalato, Codacons propone boicottaggio aziende


Lotta al caporalato: il Codacons propone il boicottaggio delle aziende sprovviste del bollino etico del Ministero delle Politiche agricole

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Dopo l’ennesima strage di braccianti nel tragico incidente a Lesina, in provincia di Foggia, il Codacons chiede di adottare misure urgenti per combattere il caporalato in grado di colpire alla fonte chi sfrutta i lavoratori.

“E’ oramai assodato che la legge introdotta nel 2016 non è stata in grado di arginare il fenomeno e come puntualmente accade in Italia le norme restano disattese perché non si è in grado di eseguire i dovuti controlli sul territorio” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Per tale motivo già dal 2015 abbiamo presentato alle istituzioni e al Parlamento una proposta per legalizzare il “boicottaggio” delle aziende che non si impegnano concretamente per impedire lo sfruttamento dei lavoratori” aggiunge.

“Chiediamo una modifica alla legge che consenta alle Associazioni dei Consumatori e agli enti locali di scoraggiare in modo capillare l’acquisto di prodotti riferiti ad imprese che non abbiano ottenuto il bollino etico anti caporalato del Ministero dell’Agricoltura – prosegue Rienzi –. E’ un dovere morale e sociale sostenere l’acquisto dei prodotti derivanti da quelle imprese agricole che sono  in regola con le leggi e i contratti di lavoro, dando attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge Competitività del 2014″.

“Il bollino attesta infatti la trasparenza dell’azienda e garantisce di trovarsi di fronte ad un’impresa che non utilizza manodopera in nero o clandestina, né tanto meno ricorre ai caporali che la forniscono. Solo danneggiando economicamente e attraverso boicottaggi legalizzati chi non si impegna alla lotta al caporalato, è possibile colpire i nuovi schiavisti e arginare il fenomeno” conclude il presidente Codacons.