Il ministro Grillo: “Ecco perché sono in Campania”


Il ministro della Salute Giulia Grillo in Campania con tappe al Monaldi e al Cardarelli: “Non sarà l’unica visita per monitorare lo stato della sanità regionale”

Il ministro della Salute Giulia Grillo in Campania, tappe al Monaldi e al Cardarelli: "Non sarà unica visita per monitorare lo stato della sanità regionale"

“La Campania merita particolare attenzione. Non per venire a tagliare nastri o fare blitz che non portano a nulla. Siamo mossi da spirito collaborativo e di aiuto nei confronti dei cittadini e di questa Regione. Dal Governo e da parte mia, col ministero della Salute, ci saranno il massimo impegno e la massima cura per aiutare a risolvere i tanti problemi, le difficoltà e le inerzie della sanità locale. In Campania, come in tutte le Regioni in difficoltà.  Faremo tutti gli sforzi possibili per superare i problemi e gli ostacoli di vario genere, purtroppo anche di antica data, che negano il diritto all’assistenza dei cittadini. Perché tutti e dappertutto devono poter godere allo stesso modo del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione”.

Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, spiega le ragioni che l’hanno spinta, oggi, a visitare alcune importanti strutture ospedaliere di Napoli, il Monaldi e il Cardarelli.

“Credo che questa non sarà l’unica visita in Campania. Ma sia chiaro che oltre all’impegno che il Governo ed io assicureremo – aggiunge il ministro Grillo – il risultato dipende anche dal grado di collaborazione che garantiranno tutti gli attori in campo. Ci vuole una grande spinta politica, che non ho visto. E anche più consapevolezza dei cittadini, che devono pretendere i loro diritti. Forse non tutti sanno come è organizzata la sanità, e cioè che sono le Regioni a nominare i manager, a volte in modo distorto, come da ultimo è accaduto anche in Basilicata, dove addirittura i candidati ai concorsi non raccomandati sono considerati una zavorra”.

Nella sua prima visita, al Monaldi, il ministro della Salute ha incontrato le mamme dei bimbi trapiantati di cuore e in attesa dell’intervento salvavita nel reparto di cardiochirurgia, polo di riferimento del Sud, dove però l’attività è sospesa da due anni per gravi carenze gestionali e organizzative. “Nel 2016 il ministero ha sospeso l’attività trapiantologica pediatrica a seguito di numerose segnalazioni – ha ricordato Giulia Grillo – e nell’aprile scorso  una delegazione di consiglieri  regionali ha incontrato il commissario straordinario e i responsabili  dei reparti, verificando la mancanza di attrezzature, mezzi e  personale adeguato ai percorsi di cura dei piccoli pazienti. Voglio assicurarmi personalmente di verificare l’esistenza di  tutte le condizioni di sicurezza necessarie per la  ripresa delle attività chirurgiche afferenti ai trapianti pediatrici”.

Al Cardarelli, primo ospedale della Campania e di tutto il Sud, non poteva sfuggire il grave problema dell’affollamento, dei ritardi nelle prestazioni di pronto soccorso e in genere di tutti gli interventi sanitari. “Il Cardarelli – ha  detto Grillo dopo la visita nell’ospedale – indubbiamente soffre del fatto che l’organizzazione della rete ospedaliera non è avvenuta fino ad ora in maniera coerente e quindi deve drenare tutta una serie di necessità del territorio che avrebbero dovuto essere soddisfatte da altre strutture, tra cui anche l’ospedale del Mare”. Struttura, quest’ultima, che il ministro visiterà nel pomeriggio, dopo un incontro col Governatore campano, Vincenzo De Luca, che è anche commissario per la sanità della Regione.

“Voglio rassicurare tutti: sto bene e non mi è successo niente. Si trattava soltanto di un cittadino che voleva consegnare una denuncia per un episodio che gli era capitato con la sanità pubblica”. Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo il presunto tentativo di aggressione immediatamente sventato in occasione della visita alll’ospedale Cardarelli di Napoli.

Il caso Ospedale del Mare

Quello che è successo all’ospedale del Mare  di Napoli è intollerabile e inaccettabile. Per questo ho voluto essere qui oggi, per verificare di persona. E’ stato un episodio gravissimo e senza precedenti. Non solo perché c’è stata interruzione di pubblico servizio – sanitario, poi – ma anche perché manda un pessimo messaggio a tutti i cittadini. E getta ombre sulla serietà e il rigore con cui la grande parte del personale del Ssn affronta un lavoro importante e gravoso per la salute di tutti”. Giulia Grillo condanna fermamente i fatti avvenuti sabato scorso all’ospedale del Mare di Napoli, e proprio da lì, dopo aver visitato l’ospedale, ritorna oggi sull’episodio.

“Quanto è avvenuto non può restare impunito. Ho già inviato i carabinieri dei Nas e attivato una ispezione del ministero che entro 48 ore mi farà avere una relazione dettagliata.  Ci comporteremo di conseguenza, col polso fermo. So che anche l’Ordine dei medici di Napoli ha avviato una procedura di procedimento disciplinare. Le azioni da fare – aggiunge il ministro – le faremo tutte, senza indugio. Questi episodi contribuiscono ad affossare la credibilità di una istituzione importante come il Servizio sanitario pubblico. Un nostro vanto che produce tantissime eccellenze che noi, tutti noi, dobbiamo preservare e valorizzare. Sarà mia cura rilanciare le tante cose buone del Ssn, non solo i cattivi episodi. Ma oggi era importante qui la presenza del ministero. Perché lo Stato c’è , ed è vicino ai cittadini .

Il caso Basilicata: arriva task force del Ministero

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo aver riunito l’unità di crisi del ministero, ha deciso inoltre l’invio domani e giovedì in Basilicata di una task force di esperti. Il compito del gruppo è di accertare se, e in quale misura, in conseguenza delle vicende giudiziarie che stanno interessando alcune strutture sanitarie della Regione, siano stati commessi reati contro la Pubblica amministrazione e impedimenti nell’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini.

Ferma restando la necessità che gli organi inquirenti accertino la reale portata dei fatti e le relative conseguenze, la task effettuerà le ispezioni di sua competenza presso la Asl di Matera. I componenti del gruppo sono rappresentanti del ministero della Salute, dell’Agenas,  dell’Iss e dei Nas.