Rinnovabili, i geologi: geotermia ha enormi potenzialità


Il Consiglio Nazionale dei Geologi: “La geotermia ha enormi potenzialità non sfruttate che porterebbero vantaggi sia all’ambiente sia al portafoglio dei cittadini”

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“Se parliamo di fonti da energia rinnovabile, il bilancio è positivo per l’Italia, visto che abbiamo già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2020. Tra le energie verdi, tuttavia, chi segna il passo è proprio la geotermia che ha potenzialità enormi ancora non sfruttate, mentre eolico e fotovoltaico sono ormai prossime alla saturazione”.

Queste le parole di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio dei Geologi intervenendo al Convegno Nazionale: “Geotermia a Bassa Entalpia“, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e la Fondazione Centro Studi del CNG, giovedì 28 giugno 2018 presso il Centro Congressi Frentani.

“Per il futuro, lo sfruttamento dell’energia geotermica sarà fondamentale per lo sviluppo energetico del Paese: la Ue ha da poco approvato l’obiettivo del 32% per le rinnovabili entro il 2030, ma servono investimenti e politiche di informazione ai cittadini, mentre si registra un calo di investimenti in Italia negli ultimi quattro anni” spiega Peduto.

“I geologi in questo settore stanno facendo molto, anche in relazione alle loro specifiche competenze, fondamentali sia ai fini della progettazione di un impianto geotermico efficace ed efficiente, sia per evitare inquinamenti o depauperamenti delle falde. I nodi da sciogliere sono tanti, a partire dalla questione normativa: in Italia, infatti, manca una legge nazionale di riferimento, ma per facilitare il passaggio alle fonti energetiche verdi e a quelle geotermiche, in particolare, è necessario che venga definito un quadro normativo chiaro, stabile e univoco. Insieme ai rappresentanti politici e istituzionali e agli stakeholder, faremo il punto sullo stato dell’arte dello sfruttamento della geotermia nel nostro Paese, delle sue prospettive, delle criticità, in particolare di quella a bassa entalpia” osserva il Presidente CNG.

Sullo sfruttamento dell’energia geotermica interviene anche Vincenzo Giovine, Vice Presidente e Coordinatore della Commissione Ambiente del CNG: “La diffusione e l’utilizzo della geotermia a bassa entalpia come fonte di energia pulita e sostenibile, in perfetta sintonia con la tutela dell’ambiente non risulta, oggi, ancora adeguatamente impiegata a livello generale nel territorio italiano”.

Il Vice Presidente CNG riscontra numerose cause alla base dello sviluppo, ancora troppo lento in Italia, di questa fonte energetica rinnovabile: “L’assenza di una normativa univoca a livello nazionale, lungaggini e difficoltà procedurali per l’ottenimento delle autorizzazioni, una mancanza di cultura che ha privilegiato altri sistemi di produzione e sfruttamento di energia, in taluni casi, tutt’altro che ‘pulita’, hanno impedito una larga diffusione della risorsa geotermica. Il territorio italiano, da nord a sud, proprio per la sua struttura geologica e idrogeologica permette la possibilità di incrementare fortemente l’utilizzo della geotermia come fonte di energia” conclude Giovine.

Sui vantaggi di questa fonte di energia pulita si sofferma anche Roberto Troncarelli, Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio: “La geotermia a bassa entalpia consente di utilizzare il calore naturale, a basse temperature, presente ovunque nel sottosuolo per scaldarsi d’inverno e raffrescarsi d’estate a basso costo e a zero impatto ambientale. Questo nuovo settore permette uno scambio continuo e inesauribile, riducendo drasticamente le emissioni, ma anche le bollette energetiche, sia a grande scala sia al livello di singola abitazione. Un sistema innovativo che potrebbe contribuire a ridurre il fabbisogno energetico del patrimonio edilizio italiano, oltre che alleggerire i portafogli delle famiglie”.

Al convegno partecipano numerosi esperti del settore ed esponenti politici, tra cui Andrea Cioffi, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico; la deputata Rossella Muroni, ex Presidente nazionale di Legambiente; l’Europarlamentare Dario Tamburrano, Coordinatore della Commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia e Telecomunicazioni); Vito Felice Uricchio, Direttore Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR; Nunzia Bernardo, Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche presso l’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del Ministero dello Sviluppo Economico e Domenico Savoca, Presidente Associazione Nazionale Ingegneri Minerari (ANIM).