La stella di Andra e Tati: proiezione speciale per la plenaria IHRA


Oggi al Vittoriano proiezione speciale del film d’animazione La stella di Andra e Tati dedicato alla storia di Andra e Tatiana Bucci, deportate bambine e sopravvissute ad Auschwitz

Oggi al Vittoriano proiezione speciale del film d'animazione La stella di Andra e Tati dedicato alla storia di Andra e Tatiana Bucci, deportate bambine e sopravvissute ad Auschwitz

Stasera alle ore 21, a Roma, presso il Monumento a Vittorio Emanuele II, si svolgerà una proiezione straordinaria di La stella di Andra e Tati, il film d’animazione dedicato alla storia di Andra e Tatiana Bucci, deportate bambine e sopravvissute ad Auschwitz.

L’opera, prodotta da Rai Ragazzi e Larcadarte in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, viene presentata in occasione della prima riunione plenaria della International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), istituzione intergovernativa impegnata a combattere l’antisemitismo e tutti i razzismi tramite l’educazione e le attività di ricerca. La plenaria in corso a Roma è organizzata dalla delegazione italiana, che ha la presidenza dell’IHRA, incardinata presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), per il 2018.

Alla proiezione parteciperanno le sorelle Andra e Tatiana Bucci, che per l’occasione dialogheranno e si confronteranno con le delegate e i delegati dell’IHRA guidati dal loro Presidente, l’Ambasciatore Sandro De Bernardin. Moderatrice della serata sarà la giornalista RAI Emma D’Aquino. Interverranno anche Luca Milano, Direttore di Rai Ragazzi, Alessandra Viola, sceneggiatrice del film e Giuseppe Pierro, dirigente della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del MIUR.

La stella di Andra e Tati è un film di 26 minuti diretto da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli con i disegni di Annalisa Corsi, che andrà prossimamente in onda su Rai Gulp e sarà poi utilizzato come materiale didattico nelle scuole, anche in ricordo degli ottanta anni dalle leggi razziali fasciste emanate a partire dal settembre 1938.

La stella di Andra e Tati – LA SCHEDA DEL FILM

Le piccole Andra e Tati (Alessandra e Tatiana) Bucci, ebree italiane di Fiume, avevano 4 e 6 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz-Birkenau insieme a madre, nonna, zia e cuginetto. Arrivarono ad Auschwitz il 4 aprile 1944.

“Appena arrivate al campo – ricorda Tati – ci fecero indossare vestiti usati”. Poi “ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare”. A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483.

L’incoscienza dell’età e la simpatia di una guardiana del blocco del lager furono gli elementi determinanti per la loro salvezza, un destino rarissimo che ci consente ancora oggi di ascoltare la loro voce e i loro ricordi. Ad Auschwitz, su oltre duecentomila bambini deportati, poco meno di cinquanta sopravvissero. E ancora più rari sono i casi di bambini che ritrovarono i loro genitori.

Andra e Tati furono liberate il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa, nella loro avanzata, aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 27 gennaio è diventato, dal 2001 in Italia e dal 2005 in tutto il mondo, il giorno della memoria della Shoah.

Con la liberazione di Auschwitz, Andra e Tati, senza documenti, lontane dai loro familiari, vennero portate prima a Praga, poi un anno dopo trasferite in Inghilterra. Nell’Europa che si riprendeva dalla guerra ci vollero quasi due anni prima che alla fine potessero essere ricongiunte ai loro genitori.

Lo speciale ripercorre la loro storia e si interseca con il racconto di una visita di liceali ad Auschwitz. Un efficace gioco di piani temporali dove passato e presente si intersecano, per ricordare di non cedere mai all’odio, alla violenza, alla paura. Per non dimenticare.

Oggi Andra e Tati vivono tra gli Stati Uniti e Bruxelles. Ma tanti mesi li passano con i ragazzi di tutta Italia, perché “l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”, come scriveva Primo Levi. In particolare Andra e Tati ogni anno accompagnano le scuole nel Viaggio della Memoria, sui luoghi dell’Olocausto, offrendo la loro testimonianza alle ragazze e ai ragazzi, alle loro insegnanti e ai loro insegnanti.

“Abbiamo avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz solo nel 2005. E poi ci siamo venute anche più volte all’anno”, ha detto Andra che promette: “Finché le forze ce lo permetteranno, continueremo a tornare”.