Con e-Rob la robotica diventa educativa


Sfida tra api-robot conclude il progetto di robotica educativa e-Rob della Fondazione Stella Maris e dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna, in collaborazione con la Fondazione TIM e l’ IRCCS Fondazione Stella Maris realizzato a Pisa

Sfida tra api-robot conclude il progetto di robotica educativa e-Rob della Fondazione Stella Maris e dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna, in collaborazione con la Fondazione TIM e l’ IRCCS Fondazione Stella Maris realizzato a Pisa

Sono più di trenta le Bee-Bot, le simpaticissime api-robot che sono oggi scese in gara  per “competere” in un campionato davvero molto speciale. Nei verdi spazi della Fondazione Stella Maris di Calambrone a vincere non è stato  il più veloce o chi ha fatto spericolate evoluzioni, ma chi meglio ha realizzato il percorso, consentendo alle api-robot di raggiungere gli obiettivi. Un campionato che fa bene alla mente.

A programmarle sono stati più di 60 bambini di diverse classi delle scuole primarie, che per prime in Italia hanno fatto esperienza di robotica educativa partecipando a e-Rob, progetto di e-learning realizzato in collaborazione con la Fondazione TIM, messo a punto dall’IRCCS Fondazione Stella Maris e dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna , con il supporto del Comune di Pisa.

L’esperienza pisana ha confermato come la robotica educativa, effettuata seguendo un programma di e-learning curato da un team di medici neuropsichiatri e psicologi,  si riveli un grande strumento di inclusione e riabilitazione e favorisca lo sviluppo delle funzioni cerebrali superiori complesse, dalla memoria al linguaggio fino alla pianificazione e soluzione dei problemi.

E-Rob ha coinvolto più di 250 bambini, di cui 20 con disabilità/BES, appartenenti a  13 prime classi delle scuole primarie di Pisa. Grazie all’adattamento delle simpatiche api robot Bee Bot, nei laboratori di robotica educativa hanno giocato e imparato insieme sia i bambini con sviluppo tipico, sia i piccoli con bisogni speciali (BES), sia i bimbi con disabilità (in particolare con problemi motori o visivi).

Pisa sta diventando la capitale di queste nuovissime modalità di fare scuola: la robotica educativa vi rappresenta una innovativa tipologia di apprendimento, che trova applicazioni dalla scuola d’infanzia sino all’Università  .

La giornata  ha avuto come momento clou la gara a squadre.  I bambini, accompagnati dal personale scolastico e dai genitori, hanno avuto a disposizione una trentina di api-robot e con esse si sono “sfidati” in un campionato di abilità nella pianificazione di percorsi su tappeti da gioco, su cui i piccoli giocatori si erano precedentgemente “allenati” durante le 10 settimane di laboratorio di e-Rob.

Il campionato è stato vinto dai bambini delle classi delle seguenti scuole primarie di Pisa e Calambrone:  “R. M. Genovesi”, “A. Moretti”, “D. Chiesa”,  “E. Toti”, Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina, “G. Parmini”,  “G. Oberdan”,  “S. Quasimodo”e “G. Viviani”.

La piattaforma sviluppata durante il progetto e-Rob rappresenta una base per il futuro utilizzo da parte degli insegnanti, consentendo di ampliare ulteriormente il numero di bambini e docenti coinvolti. Inoltre le future implementazioni permetteranno di raggiungere un più ampio bacino di utenza.

I risultati del progetto – ha commentato Giovanni Cioni, Responsabile del Progetto e-Rob e Direttore Scientifico IRCCS Fondazione Stella Maris – sono di alto valore scientifico e traslazionale. Abbiamo dimostrato come con attività di robotica educativa, personalizzate e ideate da un team di esperti di neuroscienze dell’età evolutiva, sia possibile favorire lo sviluppo di competenze cognitive alla base di tutti gli apprendimenti. Lavorare con i mini-robot ha infatti permesso ai bambini di sviluppare queste competenze più precocemente rispetto ai loro pari che nel frattempo seguivano il solo programma curriculare. Altro elemento estremamente importante è che questi risultati sono stati ottenuti anche nei bambini con BES o disabilità. Questi dati  pongono, dunque,  le basi affinché approcci tipo e-Rob entrino a pieno titolo come materie applicate da insegnare ai bambini”.

Paolo TeoducciDirettore Generale di Fondazione TIM, ha sottolineato come “tutti i progetti indirizzati dalla Fondazione TIM sulla didattica – e a maggior ragione questo sulla robotica educativa – hanno come obiettivo la garanzia, attraverso la tecnologia e il coinvolgimento di poli italiani di eccellenza, del diritto all’istruzione per tutti. Per noi nessun talento va perso, ogni talento va sostenuto, fin dai primi anni del percorso formativo”.  

Come Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna siamo fieri di aver fatto parte di questo progetto” ha spiegato Paolo Dario. “Il nostro impegno nella robotica educativa è cresciuto negli anni: dalle prime gare di robotica che ho organizzato personalmente con la Scuola e con l’Istituto Fascetti nei primi anni ’90, fino ad oggi nell’impegno di coordinare la Rete Regionale di Robotica Educativa, che ha formato 357 docenti nella prima edizione nel 2015/2016 e ben  628 nell’edizione in corso, a rappresentare il 40% degli Istituti toscani. Progetti come e-Rob, basati su solide teorie neuroscientifiche, ci aiutano a validare le nostre attività nelle scuole con metodo scientifico”.

E-rob è un esempio perfetto delle caratteristiche uniche della nostra città – ha commentato Maria Luisa Chiofalo, Assessora all’Istruzione del Comune di Pisa – delle sue straordinarie potenzialità, e di quanto una cultura dell’educazione ovunque diffusa possa far raggiungere risultati eccellenti. Con E-rob infatti l’eccellenza di ricerca nelle neuroscienze e neuropsichiatria infantile della Stella Maris e della Scuola Superiore Sant’Anna è messa al servizio della sperimentazione di processi di apprendimento innovativi e ritagliati sui talenti delle bambine e dei bambini, con la collaborazione delle Istituzioni scolastiche e con risultati misurabili e riproducibili. Il sistema educativo alimenta la ricerca, che supporta il sistema educativo in un circolo molto virtuoso.”

Ha proseguito l’Assessora Chiofalo: “E-rob è occasione di formazione sul campo per insegnanti della scuola, nella pratica di strategie educative e di insegnamento inedite, e al tempo stesso occasione per chi fa ricerca universitaria di avere a disposizione un laboratorio reale dove sperimentare in modo orientato al miglioramento della vita delle persone.  E-rob è un esempio di come la cooperazione tra il privato – in questo caso TIM – e il sistema di educazione, formazione, e ricerca pubblico, possa rivelarsi un motore potentissimo per lo sviluppo del nostro Paese e il miglioramento della vita delle persone. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile se tutti i soggetti coinvolti nel progetto non avessero condiviso il valore della cultura dell’educazione e della cura dei talenti dei più piccoli”.

Il progetto E-Rob ha avuto ricadute positive sui bambini, ma anche sulle capacità delle maestre nell’utilizzare una evoluta piattaforma di e-learning, come ha infine testimoniato con passione  Giuseppina Sgandurra, ricercatrice dell’Università di Pisa e del IRCCS Fondazione Stella Maris.