Alitalia, class action di ItaliaRimborso contro Ministero Trasporti


ItaliaRimborso propone una class action nei confronti del Ministero dei Trasporti a tutela degli interessi collettivi dei viaggiatori di Alitalia

EasyRimborso propone una class action nei confronti del Ministero dei Trasporti a tutela degli interessi collettivi dei viaggiatori di Alitalia

Proprio nel giorno delle audizioni della Commissione Speciale del Senato, istituita per effettuare un’indagine conoscitiva sullo stato di salute di Alitalia, la ItaliaRimborso propone una Class Action nei confronti del Ministero dei Trasporti a tutela degli interessi collettivi dei viaggiatori.

La giovane società si occupa di fornire assistenza ai passeggeri che hanno subìto disservizi dalle compagnie aeree operanti nell’Unione Europea. “Ad oggi – spiega la società in un comunicato -, detto servizio non può essere effettuato nei confronti dei passeggeri che hanno subito un disservizio da parte del vettore Alitalia”.

Perché? La compagnia di bandiera è in regime di amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017 ed i consumatori interessati alla compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento CE 261/2004 (da 250 euro a 600 euro) sono costretti ad insinuarsi allo stato passivo della procedura, al fine di ricevere una minima parte di quanto spettante (in casi analoghi il 5 %) in tempi mediamente lunghi o, addirittura, non ricevere alcunché.

Così, l’Amministratore di ItaliaRimborso, Felice D’Angelo (nella foto), ha incaricato gli avvocati Dario Lombardo e Salvo D’Angelo a tutela dei consumatori che – a dire dei legali – non hanno garantiti gli stessi diritti dei passeggeri di altre compagnie aeree; il tutto in violazione degli articoli 20 e 21 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali.

Infatti, coloro che si trovano su un volo cancellato o volo in ritardo di qualsivoglia vettore hanno diritto ad un risarcimento di almeno 250,00 euro che, in caso si tratti di Alitalia, svanirà in lunghe attese processuali che verranno, in nome della amministrazione straordinaria, interrotte ancora prima di iniziare.

“Il paradosso – spiega in una nota stampa l’Amministratore di ItaliaRimborso – è che la compagnia riceve ingenti somme di denaro pubblico. Si pensi al prestito ponte di 900 milioni di euro concesso dal Governo Italiano pochi mesi addietro al seguito del quale la Commissione Europea ha aperto un’indagine”.

“Una violazione di standard qualitativi ed economici dei consumatori determinata anche, a parere dei procuratori, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I legali, infatti, dichiarano che il Ministero avrebbe dovuto vigilare su Alitalia affinché venisse data ogni corretta informazione al consumatore circa gli effetti di una azione legale derivante dal risarcimento del danno per cancellazione/ritardo” aggiunge.

Tale mancanza violerebbe gli obblighi informativi imposti dal dettato europeo a protezione del consumatore e indirettamente del mercato. Ne deriva che, il consumatore avrebbe potuto optare per scelte diverse a seguito di una adeguata e corretta informazione. La diffida dei legali termina con un tentativo di componimento bonario ma, nel frattempo, ItaliaRimborso ha già avvisato l’Enac.

L’amministratore, in ultimo, ha informato e chiesto di essere ascoltato al presidente della Commissione Speciale per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo che sta provvedendo ad una indagine conoscitiva sullo stato di salute di Alitalia.

ItaliaRimborso ha iniziato la raccolta di richieste dai passeggeri che hanno subito un disagio con Alitalia e che non hanno ottenuto il rimborso/risarcimento per volo in ritardo, volo cancellato, imbarco negato o se hanno avuto problemi con il bagaglio (smarrito, danneggiato o in ritardo). I passeggeri possono scrivere alla mail classactionalitalia@easyrimborso.it indicando i loro dati e gli estremi del volo.