Vibo: FBI e DEA a lectio magistralis


Vibo: FBI e DEA a lectio magistralis

Non è la prima volta che due forze internazionali come FBI e la DEA collaborano con l’Istituto di criminologia che già ha avuto riconoscimento giuridico dal MIUR con il corso di laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica Indirizzo Criminologia e Intelligence.

L’innovatore, fautore del percorso formativo accademico è il professor Saverio Fortunato, già docente universitario e collaboratore in casi macchinosi dove il suo contributo scientifico ha dato risoluzione in aule di giustizia, ma che ha desiderato fortemente creare e far nascere l’Istituto, unico nel suo genere in Italia, proprio a Vibo Valentia il suo paese nativo. E, ha voluto dedicare l’apparato cattedratico, che forgerà le nuove leve del sapere sulla criminologia a Marco Capparella, capitano dei carabinieri morto prematuramente.

Leadership e competenze internazionali, cooperazioni di polizia

Indagini, crimini informatici, antiterrorismo, criminalità legata al business di droghe, dalle ibride a quelle sintetiche dall’eroina al crak, l’ecstasy che affiorano nel consumismo dello sballo tra le nuove generazioni degli stupefacenti in laboratorio. I pericoli del nuovo millennio.

Di questo si è parlato nella lezione magistrale tenuta da due esponenti della FBI Kieran Ramsey, e della DEA Scott Seely Hacker a Vibo Valenza nel corso di laurea, organizzazioni americane che condividono la giurisdizione per condurre le investigazioni. Un ruolo internazionale anti crimine quello dei due rappresentanti governativi, che ama assoggettarsi di alleati ma che sicuramente mantiene il primato nel mondo di leader ship. Studenti molto attenti alla relazione del capo della FBI nella capitale, Mister Kieran che ha spiegato agli astanti, futuri criminalisti, i traffici della malavita organizzata che ramifica i suoi interessi in ogni possibile business.

Organizzazione internazionale contro terrorismo e droga

Mentre Mister Seely della DEA, Drug Enforcement Administration, Capo dell’antidroga internazionale esprime la grande amicizia tra i due paesi, America e Italia, vanta anche il lavoro che insieme riescono a fare contro i trafficanti di droga, ecco perché c’è “bisogno collaborazione nel mondo tra i paesi per trovare il capo delle organizzazioni”.

“Italia grande amico, cooperazione storica e successi contro mafia, la polizia nel mondo lavora insieme” ricalca con soddisfazione. Se si pensa che ancora dieci narcos, i signori della droga più ricercati al mondo sono sotto il tiro della polizia internazionale. Combatterli per frenare i finanziamenti agli illeciti contro la democrazia e la legalità.

Parla il professore Saverio fortunato.

“Noi abbiamo rapporti con l’FBI da tanti anni. Nel corso ci sono sottoufficiali Usa, della NATO. È interessante la mediazione linguistica per i militari…Sbocchi occupazionali nella mediazione linguistica serve nel campo forense e nel processo. L’ investigazione per legge ha bisogno di una figura: interprete-traduttore. Ci sono errori giudiziari che con cattive interpretazioni, intercettazioni creano rinvii a giudizio. (Errore di traduzione). Un ramo, la criminologia: analista-intelligence. Ma Capire anche gli scenari geopolitici nel mondo”. Soddisfatto il professore ma sicuramente con il sogno vivo di una cittadella degli studi sulla criminologia-intelligence-internazionale

Infine, uno scambio. Un ricordo dello stemma della città su una terracotta tegolata e una pergamena con la storia della cittadina vibonese, e di contro il distintivo dell’FBI.