Shopping online, costo di spedizione nell’UE più trasparente


Nuove norme per il commercio elettronico approvate dal Parlamento europeo: arriva anche un nuovo sito web per confrontare i prezzi per la spedizione transfrontaliera dei pacchi

Nuove norme per il commercio elettronico approvate dal Parlamento europeo: il costo di spedizione nei Paesi UE sarà più trasparente grazie alla nuova normativa sullo shopping online

Informazioni più chiare sul costo di spedizione dei pacchi dovrebbero aumentare la fiducia dei consumatori negli acquisti transfrontalieri.

È quanto prevedono le nuove norme che fanno parte del pacchetto per il commercio elettronico e che sono state approvate dal Parlamento europeo con 604 voti in favore, 80 contrari e 12 astensioni.

La nuova normativa sul costo di spedizione prevede che le imprese dovranno fornire i prezzi per i servizi più utilizzati dai cittadini. La Commissione europea pubblicherà tali informazioni su un sito dedicato per consentire ai consumatori e alle imprese di comparare più facilmente prezzi nazionali e transfrontalieri e scegliere l’opzione migliore. Promuovendo una sana concorrenza, il nuovo regolamento dovrebbe contribuire a ridurre le differenze irragionevoli tra prezzi.

Secondo una consultazione pubblica della Commissione del 2015, è emerso che oltre i due terzi dei consumatori avevano rinunciato a effettuare un acquisto online perché ritenevano che il costo di spedizione transfrontaliero fosse troppo elevato. Un altro studio del 2015 affermava che i prezzi di spedizione transfrontaliera di pacchi sono in media da 3 a 5 volte più elevati dei prezzi nazionali per lo stesso servizio.

Se sono le aree urbane densamente popolate e le imprese con grossi volumi di affari a attirare forme di concorrenza nel settore della spedizione dei pacchi, le PMI e i consumatori che risiedono in aree remote hanno poca possibilità di scelta e sono soggetti a prezzi più elevati.

Le norme inoltre permetteranno alle autorità di vigilare sui prezzi dei servizi di consegna transfrontalieri che sembrano irragionevolmente elevati.

Le nuove disposizioni insistono particolarmente sull’aspetto di fornire il maggior numero di informazioni ai consumatori che effettuano acquisti transfrontalieri, sulle opzioni di consegna e sulle politiche di gestione dei reclami.

Maggiore controllo del settore spedizione pacchi

Gli operatori saranno tenuti inoltre a comunicare alle autorità nazionali il fatturato, il numero di pacchi consegnati, il numero e lo status dei dipendenti, le informazioni sui subappaltatori e le procedure di trattamento dei reclami per dare un quadro più chiaro sullo sviluppo del settore e per individuare eventuali carenze del mercato.

I servizi di spedizione con meno di 50 dipendenti e che operano in un solo Paese sono esentati dalle nuove misure.

L’eurodeputata Lucy Anderson (S&D, UK) ha affermato: “Queste nuove norme sono un elemento importante della strategia della Commissione europea per il mercato unico digitale e sostengono la crescita del commercio elettronico all’interno di una moderna ed equa Europa sociale. Le misure contribuiranno a una maggiore trasparenza sui prezzi, sulle pratiche occupazionali, nonché migliori opportunità per i consumatori e per le piccole imprese che utilizzano servizi di spedizione transfrontaliera”.

Sarà ora necessaria l’approvazione del Consiglio dei ministri UE affinché la proposta sul costo di spedizione intra UE entri in vigore, dopo che i negoziatori di Parlamento e Consiglio avevano raggiunto un accordo lo scorso dicembre.

Commercio online: gli italiani spendono quasi 600 euro all’anno

La spesa media sul web degli italiani ha raggiunto i 595 euro a testa nell’ultimo anno anche a scapito del commercio tradizionale E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti sul rapporto Digital 2018 divulgato in occasione della diffusione dei dati Istat sul commercio al dettaglio che evidenziano l’avanzata dell’e-commerce in Italia.

Una realtà che coinvolge più di 2 italiani su tre (67%) che hanno “visitato” un negozio on line mentre più della metà (53%) ha acquistato un prodotto o un servizio inRrete. Sul podio dei prodotti più acquistati dagli italiani ci sono l’abbigliamento ed i prodotti di bellezza con un importo di circa 4,3 miliardi di dollari all’anno, seguito dalle vacanze per 3,5 miliardi e i viaggi e dai giocattoli ed hobbies per 2,7 miliardi.

Molto distanziato con un importo di 1,2 miliardi di dollari il settore del “food & personal care” che però con un aumento del 15% è quello che fa registrare l’incremento maggiore nell’arco dell’anno.