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In Alto Adige il lupo è di nuovo in pericolo

Lupi, la Corte di Giustizia europea contro gli abbattimenti. In Italia bloccato da più di un anno e mezzo il nuovo Piano di Gestione e conservazione

L’allarme del Movimento animalista: “Assessore della Provincia autonoma di Bolzano lancia una petizione europea per abbattimenti controllati”

“Prendiamo atto che in Alto Adige la campagna elettorale per le regionali è già cominciata, naturalmente sulla pelle del lupo, con un’iniziativa quantomeno irrituale: il lancio di una petizione europea, da parte non di cittadini comuni, ma del potente assessore all’Agricoltura della potentissima Provincia autonoma di Bolzano, per ridurre il livello di tutela del lupo e autorizzarne il prelievo controllato”. È quanto afferma in una nota l’on. Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia e presidente del Movimento animalista.

Per l’ex ministro “si tratta dell’ennesimo tentativo di forzare la mano alla conferenza Stato-Regioni, dove la maggioranza è contraria agli abbattimenti, e di far pressioni sul governo, vecchio o nuovo, per avere la sospirata licenza di uccidere il lupo, tutelato dal 1971 come specie particolarmente protetta. L’assessore Schuler e il collega trentino che si è affrettato ad appoggiarlo, se ne facciano una ragione: i lupi sono patrimonio di tutti gli italiani e sulla loro sorte non possono decidere solo gli altoatesini o solo gli abitanti di un qualsiasi territorio”.

“La tutela del lupo è e deve rimanere una questione nazionale. Per questo mi batterò sempre, certa di avere dalla mia parte la stragrande maggioranza dei cittadini italiani. Dovremmo semmai preoccuparci del contrario: come difendere i lupi dal dilagante bracconaggio. Non sappiamo nemmeno quanti siano esattamente, ma è certo che circa trecento individui l’anno muoiono illegalmente per mano dell’uomo” aggiunge.

“I terribili lupi invece hanno causato nel 2017 circa 50 mila euro di danni in Trentino e nel 2016 circa 3 mila euro in Alto Adige: quanto una macchina di lusso, in una Regione che dispone di ingenti risorse per la prevenzione. È questa, non l’abbattimento, la strada da percorrere. Si facciano passare la voglia di gridare ‘al lupo, al lupo’”.

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