Elezioni: l’Unicef propone un patto in 9 punti ai candidati


In Italia 1 milione e 292mila bambini vivono in povertà assoluta. L’UNICEF chiede ai candidati un patto di fiducia con i 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia

Elezioni politiche in Italia del 4 marzo 2018: l'UNICEF lancia 9 proposte ai candidati per migliorare le condizioni di bambini e adolescenti

In Italia 1 milione e 292mila bambini vivono in povertà assoluta e negli ultimi anni questo tasso è peggiorato. Nel 2015 quasi l’11% dei minori viveva in povertà assoluta, nel 2016 il 12,5%. In vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, l’UNICEF chiede ai candidati un patto di fiducia con i 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia lanciando 9 proposte per un’Italia a misura di bambini e ragazzi, a partire dalla riduzione della povertà. Da oggi al 18 marzo sarà inoltre attiva una petizione online “Facciamo un patto?” con cui tutti potranno sostenere le richieste dell’UNICEF Italia ai candidati.

È possibile aderire su www.unicef.it/facciamounpatto.

“La povertà minorile in Italia non è solo privazione materiale, ma è soprattutto povertà di opportunità e di inclusione sociale. I bambini e i ragazzi che vivono in povertà subiscono svantaggi sul piano dell’istruzione, di cure sanitarie adeguate, di cibo sano, di alloggi salubri, di giochi, di sport e di vacanze” ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia.

Queste le 9 proposte UNICEF ai candidati alle prossime elezioni:

  1. Povertà ed esclusione sociale: dimezzare l’incidenza della povertà minorile entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
  2. Protezione: adottare gli obiettivi della campagna UNICEF #ENDviolence e garantire l’alfabetizzazione digitale nei curricula scolastici.
  3. Salute: adottare una legge sull’allattamento materno nei luoghi pubblici; migliorare le politiche a sostegno di ospedali e comunità amiche dei bambini; assicurare servizi di mensa scolastica uniformi.
  4. Istruzione e tempo libero: aumentare la copertura degli asili nido; attuare il Piano per l’edilizia scolastica e accesso per tutti alle attività culturali e ricreative.
  5. Partecipazione: ascoltare i bambini e i ragazzi, e fare in modo che partecipino alle definizioni delle politiche che li riguardano.
  6. Ambiente: ridurre l’inquinamento investendo in fonti di energia più pulite e negli spazi verdi; rendere accessibile a tutti il trasporto pubblico.
  7. Cooperazione: raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PIL dei fondi dedicati all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo e adottare gli obiettivi della campagna UNICEF #Sperduti.
  8. Politiche e investimenti: rispettare i tempi del prossimo Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza; rendere pubblici i fondi stanziati per i bambini attraverso un Rapporto annuale.
  9. Prima di tutto bambini: assicurare che le politiche e le leggi prestino attenzione ai più vulnerabili; adottare un linguaggio pubblico rispettoso delle differenze.

Per garantire sostenibilità a tale proposta l’UNICEF Italia chiede al futuro Governo che sarà formato dopo le elezioni di incontrarsi annualmente in occasione del 20 novembre “Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” per fare il bilancio degli impegni presi e ascoltare opinioni e proposte dei bambini e ragazzi stessi.