Mobilità docenti: MIUR e sindacati prorogano contratto vigente


Il confronto tra Ministero e parti sociali proseguirà il 4 gennaio: ripartirà la trattativa per il rinnovo del CCNL

Mobilità docenti: MIUR e sindacati prorogano il contratto vigente

Per il contratto sulla mobilità del personale della scuola, limitatamente all’anno scolastico 2018-19, arriva la proroga siglata da FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola Rua e dal Ministero dell’Istruzione, in attesa di regolare pienamente la materia nell’ambito del prossimo rinnovo contrattuale 2016-2018.

“Le ragioni di tale scelta risiedono innanzitutto nella necessità di assicurare un sereno e ordinato inizio del prossimo anno scolastico. In questa fase, infatti, fino a quando non verrà definito il nuovo Contratto nazionale, il cui negoziato è appena iniziato, non sarà possibile né regolare un nuovo Contratto di mobilità con validità triennale (come prevede l’atto di indirizzo del Governo all’ARAN), né apportare significative modifiche migliorative rispetto alle deroghe di legge acquisite lo scorso anno. Modifiche che hanno già eliminato diversi punti negativi della Legge 107/2015 ripristinando la facoltà di trasferimento del personale sulle singole scuole e neutralizzando in grandissima parte la cosiddetta chiamata diretta” spiegano le sigle sindacali.

La proroga potrà assicurare una maggiore fluidità nelle procedure di mobilità grazie anche all’accorciamento dei tempi a disposizione degli organi di controllo, trattandosi di un contratto già da essi approvato, e grazie all’utilizzazione della modulistica e dalle configurazioni di sistema già utilizzate per trasferimenti, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni riferiti al corrente anno scolastico.

“Ciò avrà peraltro riflessi positivi sul lavoro delle istituzioni scolastiche che potranno operare con tempi più distesi sia sulla formulazione delle proposte di organico sia sul trattamento delle domande di mobilità. Cosi come sarà positivo ai fini del rientro nelle sedi di residenza dei docenti il finanziamento di 150 milioni di euro previsto nella legge di bilancio 2018 al fine di aumentare i posti in organico di diritto utili alle operazioni di mobilità” aggiungono i sindacati.

Il commento della Ministra Fedeli

La Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli esprime “soddisfazione” per l’accordo sulla mobilità del personale della scuola siglato con le Organizzazioni sindacali. “Ci eravamo riproposti di chiudere l’intesa entro il mese di dicembre. Aver raggiunto questo obiettivo rappresenta un importante traguardo. Proseguiremo il lavoro che abbiamo impostato, secondo un preciso cronoprogramma, per garantire alle nostre studentesse e ai nostri studenti un avvio ordinato del prossimo anno scolastico. La mobilità, infatti, rappresenta il primo fondamentale tassello delle operazioni che seguiranno nei prossimi mesi. Stiamo procedendo bene, rispettando gli impegni presi e in un clima di fiducia e collaborazione, segno del fatto che gli obiettivi che come governo ci siamo prefissati sono condivisi” afferma.

“La filiera del sapere – aggiunge Fedeli – è al centro della nostra azione, come risulta evidente anche dalla Legge di bilancio che ha avuto il via libera alla Camera e che contiene importanti risorse per i nostri settori, a partire dalla scuola. Risorse che ci consentiranno di sostenere studentesse e studenti e di valorizzare il personale delle istituzioni scolastiche grazie, ad esempio, ai 150 milioni di euro a partire dal 2018/2019 per incrementare l’organico di diritto del personale docente”.

“Abbiamo aumentato le risorse a disposizione per il rinnovo dei contratti per il personale docente grazie a un fondo ad esso riservato di 10 milioni nel 2018, 20 nel 2019 e 30 a partire dal 2020. Per la contrattazione in favore dei dirigenti scolastici disporremo di 96 milioni aggiuntivi a regime. Rispondendo finalmente ad alcune richieste importanti che venivano dagli ATA: sarà concessa la sostituzione del personale assente, mentre per i DSGA, i direttori dei servizi generali amministrativi, è stato previsto un concorso dopo più di 15 anni di attesa. Senza contare le misure e le risorse destinate alle nostre e ai nostri giovani, al mondo dell’AFAM, dell’Università e della Ricerca” spiega ancora.

Adesso dobbiamo andare avanti rapidamente per il rinnovo del contratto, di comparto e dell’area dirigenziale, del settore ‘Istruzione e Ricerca’. Condivido quanto richiesto giustamente dalle Organizzazioni sindacali nel comunicato congiunto. Dobbiamo farlo nella cornice dell’intesa del 30 novembre 2016, alla luce degli accordi che questa reca, e in attuazione dell’Atto di indirizzo, trasmesso nel mese di ottobre all’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni” dichiara la Ministra.

“Ho ribadito questa necessità in una lettera inviata alla Funzione Pubblica. La Ministra Marianna Madia condivide con me l’opportunità di chiudere quanto prima il contratto: sono passati troppi anni dall’ultima stagione contrattuale e da troppo tempo donne e uomini che lavorano con dedizione e professionalità nella Scuola, nell’Università, nell’AFAM e nella Ricerca attendono risposte. Oggi ci sono le condizioni per dare finalmente il doveroso riconoscimento professionale ed economico a queste lavoratrici e a questi lavoratori. In questi mesi sono stati fatti importanti passi in avanti. Proseguiamo sulla strada tracciata, accelerando i tempi: è anche da questo – conclude la Ministra – che dipende la crescita del nostro Paese” conclude.

Il nodo del rinnovo del contratto

In un comunicato congiunto FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola RUA sottolineano che “il confronto avviato a livello politico con l’incontro del 21 Dicembre tra i sindacati e il sottosegretario Vito De Filippo proseguirà ai primi di gennaio per un ulteriore approfondimento su diverse problematiche evidenziate nel corso della riunione, tra cui anche quelle derivanti dalla recente sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali e la prosecuzione del tavolo di confronto sul personale ATA”.

L’impegno di rivedersi il giorno 4 gennaio è riportato nel verbale dell’incontro, nel quale si sottolinea anche l’esigenza, da tutti condivisa, di una sollecita ripartenza delle trattative per il rinnovo del contratto, ‘avendo come riferimento imprescindibile l’accordo del 30 novembre 2016 a Palazzo Vidoni‘ e la sua concreta attuazione come ribadito in una dichiarazione congiunta dei segretari generali di CGIL CISL e UIL in cui si rivendicano 85 euro medi per comparto e il pieno ripristino delle prerogative negoziali su organizzazione del lavoro e orari.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA considerano quanto emerso dal confronto in atto “come un primo positivo avvio di un percorso che a partire dal rinnovo del contratto dovrà proseguire in prospettiva attraverso scelte politiche coerenti di rafforzato investimento nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca e di adeguata valorizzazione delle professionalità operanti nel comparto”.