Con il nuovo digitale terrestre nove televisori su dieci da buttare


Il Codacons presenta un esposto alla Commissione UE: “Regalo del Governo ai produttori”

nuovo digitale terrestre governo manovra legge di bilancio decoder televisori
Per il Codacons il contributo da 100 milioni di euro è insufficiente

ROMA – Tra cinque anni gli italiani per ricevere il segnale del digitale terrestre saranno costretti a cambiare il decoder o il televisore. Entro il 2022 infatti, secondo quanto previsto da Bruxelles, dovranno essere assegnate nuove frequenze televisive per far spazio alla rete 5G. In Italia, con l’ultima manovra, il Governo Gentiloni ha deciso di virare sul formato DVBT-2, basato su un diverso formato rispetto a quello attuale, il DVBT-2 con codec HEVC.

Una scelta che obbligherà milioni di italiani a cambiare televisore o ad acquistare un decoder per poter vedere il digitale terrestre.

Quanto previsto dall’articolo n. 89 della legge Finanziaria, che stabilisce lo spegnimento delle trasmissioni col digitale terrestre e il passaggio al nuovo sistema è “inconcepibile” per il Codacons.

L’associazione dei consumatori scende in campo e presenterà un esposto alla Commissione Europea, chiedendo di aprire un procedimento contro lo Stato Italiano.

“Con tale provvedimento più del 90% dei televisori presenti nelle case degli italiani sarà inservibile e da rottamare – attacca il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Tra il 2020 e il 2022 più di 40 milioni di apparecchi televisivi andranno sostituiti perché le nuove modalità di trasmissione non saranno compatibili con le vecchie tv”.

“Il contributo da 100 milioni di euro stanziato dal Governo è assolutamente insufficiente e il provvedimento contenuto nella legge di Bilancio si tradurrà in una massacro per le famiglie italiane, costrette ad acquistare nuovi apparecchi e sostenere enormi costi per Tv e antennisti”aggiunge.

“Con tale norma il Governo ha fatto un enorme regalo alle aziende produttrici di televisori, che vedranno aumentare vendite e ricavi in modo artificioso, e un danno agli utenti, costretti a cambiare anche apparecchi nuovi e acquistati da pochi anni” prosegue Rienzi.

“Per tale motivo il Codacons annuncia un esposto alla Commissione Europea, in cui si chiede di aprire un procedimento formale nei confronti dello Stato Italiano, e non esclude di ricorrere allo strumento della class action per costringere il Governo a fornire gratuitamente gli apparecchi televisivi di nuova generazione agli utenti” conclude Rienzi.