Vincere il cancro: le storie dei pazienti raccontate in un film


La pellicola con le testimonianze raccolte nelle strutture oncologiche italiane è stata voluta da AIOM

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ROMA – “In Italia tutti i pazienti colpiti da un tumore hanno il diritto di curarsi nella struttura sanitaria di riferimento più vicina al proprio domicilio. È possibile garantire la migliore assistenza anche a chi vive in zone geograficamente difficili. Questo già avviene nel nostro Paese e potrà essere implementato con la realizzazione delle reti oncologiche regionali”. È questo uno dei messaggi contenuti nel film Vincere il cancro: una Storia italiana prodotto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e diretto dal regista Luca Baù.

La pellicola raccoglie le testimonianze di operatori sanitari e pazienti raccolte in 26 diverse strutture oncologiche attive in tutta la Penisola. Il film viene presentato oggi durante il convegno presso il Ministero della Salute in occasione del XIX congresso della Società Scientifica che si apre domani a Roma.

Dalle interviste e testimonianze raccolte, emerge chiaramente come in Italia il cancro sia una malattia sempre più curabile e guaribile – afferma Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Tuttavia, molta strada resta ancora da percorrere e dobbiamo lavorare per risolvere alcune criticità. Per esempio, non va dimenticato che all’interno del nostro Paese ci sono dei territori difficili da un punto di vista geografico o ambientale. Questo potrebbe rendere più problematico assicurare il diritto all’assistenza o all’accesso ai trattamenti anti cancro”.

“Si rafforza nella attività quotidiana, e spesso nelle difficoltà, la collaborazione, condivisione e cooperazione tra le strutture sanitarie ed i vari specialisti, che potranno costituire una solida base per la realizzazione delle reti oncologiche regionali. Con questa nostra pellicola, abbiamo voluto anche ribadire come l’oncologia rappresenti una delle eccellenze del sistema sanitario nazionale” aggiunge.

Lo dimostrano i tassi di sopravvivenza a cinque anni che per molte neoplasie sono superiori rispetto alla media europea. I dati più evidenti sono quelli registrati nei cinque tumori più frequenti: colon (Italia 65,5%; Europa 57%), seno (rispettivamente 87,1% e 81,8%), prostata (91,5%; 83,4%), polmone (15,8%; 13%) e vescica (79,5%; 68,6%)”.

Una parte di Vincere il cancro è dedicata alla particolare situazione di alcuni reparti di oncologia che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare i numerosi problemi legati ai terremoti che si sono susseguiti nel Centro Italia a partire dal 2009.

Nella pellicola sono contenute le interviste ai responsabili del Presidio Ospedaliero L’Aquila, dell’Ospedale Ramazzini di Carpi e dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli.

“È stato un piccolo ma doveroso tributo che abbiamo riservato a colleghi che da anni lavorano in situazioni davvero difficili – conclude Pinto -. Anche nelle tragiche circostanze delle emergenze sismiche gli oncologi italiani sono riusciti ad assistere in modo egregio pazienti già alle prese con un’esperienza di vita difficile come il cancro”.