Portogallo e Galizia nella morsa degli incendi: oltre 30 morti


Le fiamme sono alimentate dall’uragano Ophelia con venti fino a 130 km/h

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La nube nera si alza in cielo a Vieira de Leiria (foto Twitter)

LISBONA – Sono 31, secondo l’ultimo bilancio della Protezione civile, le vittime della serie impressionante di incendi che ha colpito nelle ultime ore il Centro e il Nord del Portogallo.

Le ultime due vittime dei roghi, secondo i media portoghesi, sono state individuate dai Vigili del fuoco nel distretto di Viseu, uno dei più colpiti assieme a Coimbra, Valença, Sertã, Viana do Castelo, Braga, e Monção. I feriti sono più di 50 mentre centinaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni minacciate dalle fiamme.

In tutto sono più di 100 i focolai ancora attivi (ieri era stata toccata quota 500), e più di mille i pompieri impegnati senza sosta nelle operazioni di spegnimento. Il premier portoghese, Antonio Costa, ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale per le aree più colpite dagli incendi, alimentati dai venti dell’uragano Ophelia che oggi si è abbattuto sull’Irlanda del Nord causando anche una vittima.

Dall’inizio dell’anno in Portogallo sono oltre 216mila gli ettari di boschi andati in fumo: lo scorso giugno le vittime erano state più di 50.

Brucia anche la Galizia

Nella vicina regione spagnola della Galizia la situazione è simile. Come riferisce El Pais nella sua edizione online sono più di 60 i focolai attivi e il bilancio ancora provvisorio è di 4 morti. L’ultima vittima è un 70enne che ha perso la vita mentre stava cercando di aiutare i Vigili del fuoco nello spegnimento di un rogo.

Ieri, invece, i soccorritori avevano recuperato i corpi senza vita di due ottantenni rimasti intrappolati nell’auto avvolta dalle fiamme mentre cercavano di fuggire da Nigran e di un allevatore di Carballeda de Avia. Le province più colpite sono quelle di Pontevedra, Lugo e Ourense. Le fiamme minacciano anche Vigo, mentre la Ribeira Sacra, un’area boschiva di incalcolabile valore naturale, continua a bruciare.