Las Vegas, tiro al bersaglio sulla folla al concerto: è strage


Almeno 50 vittime e 200 feriti. Ucciso il killer, è un 64enne che ha sparato dal Mandala Bay

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La polizia ha arrestato anche la compagna del killer (foto Twitter)

LAS VEGAS – Orrore negli Stati Uniti dove un uomo di 64 anni, Stephen Paddock, ha aperto il fuoco contro centinaia di giovani che stavano assistendo a un concerto a Las Vegas. I morti sono almeno 50 secondo quanto riferito dai media americani mentre i feriti sono oltre 200 di cui 14 in condizioni critiche.

Come riporta la BBC nella sua edizione online il 64enne ha sparato dal 32° piano dell’Hotel Mandala Bay e al termine di uno scontro a fuoco è stato poi ucciso dalla polizia. Nella stanza dove si era asserragliato sono state rinvenute numerose armi e diversi proiettili.

Lo sceriffo Joe Lombardo ha definito Paddock “un lupo solitario” e al momento non sono chiare le motivazioni che hanno spinto il 64enne a compiere la carneficina. Il fratello dell’uomo ha riferito al Daily Mail che “non può trattarsi di terrorismo. Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa, era una persona normale”.

La polizia americana ha arrestato anche una donna, Marilou Danley, di origini indonesiane e cittadinanza australiana, che sarebbe legata al killer e lo avrebbe accompagnato a Las Vegas prima di allontanarsi dalla città dello Stato del Nevada. La donna è in stato di arresto e la polizia sta perquisendo l’abitazione dove viveva assieme a Paddock.

Nei video pubblicati sui social dalle persone che sul prato stavano assistendo al concerto per il festival country “Route 91 Harvest” si sentono le raffiche sparate da Paddock e si vede il fuggi fuggi generale della folla.

Il presidente americano Donald Trump in un tweet ha definito “terribile” quanto accaduto a Las Vegas e ha espresso le sue condoglianze ai familiari delle vittime.