In Veneto dentista gratuito dal 1° Gennaio 2018 per i meno abbienti


La Regione stanzia 8 milioni di euro: previsti contributi anche per le protesi dentaria

dentista gratis regione veneto quando
La delibera prevede l’erogazione di 200 euro per la protesi dentaria superiore e altri 200 per quella inferiore, ripetibili ogni quattro anni

VENEZIA – Dal 1° Gennaio 2018 in Veneto i meno abbienti potranno usufruire di cure dentarie gratuite o in contributi per le protesi dentarie. È quanto previsto dal provvedimento approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla sanità, che ha ampliato in maniera significativa la fascia di cittadini veneti che potranno ricevere assistenza odontoiatrica gratuita o un consistente contributo per la realizzazione di protesi dentarie.

La Regione ha destinato all’iniziativa 8 milioni di euro, reperiti all’interno del budget destinato all’attività specialistica ambulatoriale. L’operazione, che recepisce con estrema rapidità una delle più importanti previsioni inserite nei nuovi Livella Essenziali di Assistenza (LEA) si rifarà al tariffario approvato allo scopo dal Ministero della Salute.

“Con questa decisione – ha commentato il Governatore Luca Zaia – diamo una risposta di civiltà a tanti nostri concittadini che a causa della crisi hanno deciso di tagliare prima di tutto le spese del dentista, teniamo fede a un impegno preso in campagna elettorale in tempi non sospetti, né troppo vicino né troppo lontano dal voto, ma realizziamo anche una vera e propria azione di prevenzione per la salute, perché i problemi dentari non risolti comportano, a cascata, l’insorgere di tante altre patologie, a cominciare da quelle digestive, per arrivare all’insufficiente apporto di nutrimenti indispensabili perché difficili da masticare”.

“Significativa è anche la scelta di non limitarci alle ‘solite’ fasce di reddito, ma di rivolgerci anche all’età evolutiva (zero-quattordici anni), agli anziani e ai portatori di molte gravi malattie. Reperire le risorse non era semplice in una fase storica di contrazione costante dei finanziamenti nazionali – ha aggiunto il Governatore – ma mantenere un impegno preso con i veneti era assolutamente prioritario. Esserci riusciti è motivo di particolare soddisfazione”.

“Secondo le nostre previsioni – ha specificato Zaia – per erogare tutte queste nuove cure dovrebbero essere sufficienti le strutture pubbliche. Da qui al 1° Gennaio faremo comunque approfondite verifiche e, se si rendesse necessario, procederemo anche a delle forme di convenzionamento esterno”.

Chi potrà usufruire del dentista gratuito

La delibera si rivolge a tre categorie di persone: i ragazzi nell’età evolutiva da zero a quattordici anni, le persone in condizioni di vulnerabilità sociale e sanitaria, quelle affette da patologie odontoiatriche che necessitano di un trattamento immediato con accesso diretto.

Nella vulnerabilità sanitaria – e quindi nella fascia esente – rientrano, a esempio, i trapiantati e i pazienti in attesa di trapianto, tutti i malati oncologici, le persone affette da dipendenze di vario tipo e da virus HIV, le persone nate con gravi deficit, i portatori di malattie rare e i malati di psicosi gravi.

Sono considerati invece socialmente vulnerabili, e quindi esenti e assistibili con la nuova delibera, gli invalidi civili al 100%, gli invalidi di guerra, del lavoro e per servizio, le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata con invalidità superiore all80%, i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e da trasfusioni, i disabili gravi in generale, i disoccupati con famigliari a carico con reddito lordo non superiore a 8. 263,31 euro, aumentati a 11.362,05 euro in caso di coniugi legalmente ed effettivamente separati più altri 516, 46 euro in caso ci sia un figlio a carico, i fruitori di pensione sociale ultrasessantacinquenni con famigliari a carico, gli ultrasessantenni con pensione minima.

Duecento euro per la protesi dentaria superiore e altri 200 per quella inferiore, ripetibili ogni quattro anni, saranno erogati infine per le persone con più di 64 anni che abbiano un reddito del nucleo famigliare non superiore a 36.151, 98 euro lordi annui.

Il plauso del Codacons

Parla di “un’iniziativa assolutamente positiva, che può aprire la strada a esperienze analoghe nel resto d’Italia o, meglio, a un piano nazionale per facilitare l’accesso alle cure” il Codacons.

“Il problema, infatti, c’è eccome. L’accesso alle cure, in Italia, ha subito nel corso del tempo un crollo vertiginoso: per rimanere nell’ambito odontoiatrico, basta dire che oggi un italiano su tre rinuncia al dentista per motivi economici” prosegue l’associazione dei consumatori.

“Tra i principali tagli imposti dalla crisi ai cittadini, quello relativo alle cure odontoiatriche è infatti ai primi posti. Ecco perché la possibilità di eseguire una visita, senza il pagamento del ticket, rappresenta una buona soluzione; ma ancora meglio sarebbe se si cominciasse a parlare di un piano sanitario nazionale per l’accesso alle cure, odontoiatriche (e non solo), dopo gli ultimi allarmanti dati diffusi sul tema” conclude il Codacons.