Bomba esplosa a Capodanno a Firenze: in manette otto anarchici


Operazione di Polizia e Carabinieri: arrestati anche i presunti responsabili del lancio di molotov alla caserma di Rovezzano

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Alcuni degli indagati si sono rifugiati sul tetto di un edificio occupato

FIRENZE – Hanno un volto e un nome i presunti responsabili dell’attentato di Capodanno a Firenze, nel quale rimase gravemente ferito l’artificiere della Polizia di Stato Mario Vece.

Si tratta di cinque persone, appartenenti agli ambienti anarco-insurrezionalisti, tre delle quali arrestate dagli uomini della Digos fiorentina, del Servizio centrale antiterrorismo e dell’Arma dei Carabinieri. Le altre si sono rifugiate, insieme ad altri appartenenti al gruppo di anarchici, sul tetto di un edificio occupato e adibito a loro sede, ma sono stati circondati e senza possibilità di fuga le manette sono scattate anche per loro.

Insieme a loro sono stati arrestati altri tre anarchici, accusati dell’attentato commesso a colpi di bottiglie incendiarie ai danni della caserma dei Carabinieri di Rovezzano il 21 aprile 2016.

L’indagine di Digos e Antiterrorismo è scattata subito dopo l’attentato di Capodanno, nel quale il sovrintendente Vece, intervenuto per disinnescare un ordigno piazzato davanti a una libreria, rischiò di perdere la vita subendo lesioni gravissime e permanenti, con l’amputazione della mano sinistra e la perdita dell’occhio destro.

Grazie a numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e all’esame tecnico e biologico delle tracce trovate sul materiale repertato durante il sopralluogo della Polizia scientifica, gli investigatori hanno acquisito indizi sufficienti ad individuare gli otto indagati.

Le attività investigative hanno quindi permesso di accusare gli indagati, a vario titolo, di: associazione per delinquere, costruzione, detenzione e porto in luogo pubblico di ordigni esplosivi, tentato omicidio e danneggiamento aggravato.

Oltre agli arresti effettuati a Firenze, a Roma e a Lecce, è stata anche sequestrata la sede fiorentina de “La Riottosa”, situata in località Galluzzo; si tratta di un immobile occupato dagli anarchici sin dal 2007, all’interno del quale gli indagati svolgevano attività e riunioni oggetto dell’indagine.

Il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha sottolineato il fatto che l’operazione “è dedicata all’artificiere della polizia Mario Vece che per disinnescare l’ordigno ha riportato danni permanenti”.