Con Detti e Paltrinieri è grande Italia ai Mondiali di nuoto


Oro e bronzo per i due nuotatori azzurri negli 800 stile libero

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I due nuotatori azzurri con la medaglia al collo (foto Federnuoto)

BUDAPEST – Federica Pellegrini, Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri. Eccola l’Italia del nuoto che ai Mondiali di nuoto in corso a Budapest sventola il tricolore sul podio dello stile libero.

Dopo il trionfo della Pellegrini, a rendere ancora più speciale la giornata arriva la doppietta azzurra firmata dai “gemelli” Detti e Paltrinieri che nella finalissima degli 800 stile libero centrano rispettivamente l’oro e il bronzo.

In mezzo ai due nuotatori azzurri c’è solo il polacco Wojciech Wojdak che a sorpresa stabilisce il record nazionale con 7’41”73. Non basta però a superare il 7’40”77 di Detti, che vince il suo primo titolo mondiale e stabilisce il record europeo, soffiato a Paltrinieri che chiude terzo con il tempo di 7’42”44.

“Sono senza parole. Sono più che felice – sorride Detti a bordo vasca -. Gara intensa, dura, bellissima – aggiunge Paltrinieri –. Gabriele è stato bravissimo, ha fatto un tempone. Io ho avuto qualche difficoltà alla fine ma sono strafelice per entrambi”.

Esce sconfitto, invece, il cinese Sun Yang, che dopo successi ininterrotti da sei anni chiude quinto con il crono di 7’48”87, alle spalle anche del norvegese Christiansen (quarto con 7’44”21). Gabriele Detti (Esercito/Team Nuoto Lombardia) e Gregorio Patrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), cresciuti al centro federale di Ostia e diventati campioni col tecnico, nonché zio di Gabriele, Stefano Morini, si abbracciano e cantano insieme l’Innno di Mameli sul podio di Budapest.

“Non trovo ancora le parole giuste per spiegare quello che sento dentro di me. Non so se mi sono ripreso quello che mi spettava a Kazan, ma la medaglia per ora la metto in valigia perché è ancora lunga, non c’è tempo per pensare ad altro” racconta il livornese Detti, che si mette al collo la seconda medaglia iridata a Budapest, dopo il bronzo nei 400.

Per Paltrinieri l’obiettivo ora sono i 1550, la “sua” gara: “Gli 800 a volte li faccio meglio, altre volte peggio e questa volta peggio. I 1500 sono una gara diversa e non devo l’ora che arrivino. Gabriele è cresciuto molto e questi progressi fanno bene a tutti e due. Nuotare insieme, allenarci e gareggiare uno a fianco all’altro ci stimola e ci completa”.