Soia italiana più sicura e sostenibile con il piano proteine europeo


L’Italia è tra i firmatari della ‘ Dichiarazione europea sulla soia e le altre leguminose’

campo soia coltivazione
Opportunità per il comparto agricolo tricolore

BRUXELLES – “Il piano proteine europeo incentiverà lo sviluppo sostenibile delle produzioni di soia e di altre leguminose da granella e da foraggio, senza l’utilizzo di OGM, riducendone l’importazione e sviluppando filiere “OGM free”.

È quanto afferma con soddisfazione la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la firma a Bruxelles, da parte 4 Paesi europei compresa l’Italia, della “Dichiarazione europea sulla soia e le altre leguminose” nel corso dell’ultimo Consiglio agricoltura dell’Unione Europea.

“Il documento – sottolinea la Confederazione – costituisce un atto importante d’indirizzo volto ad incentivare l’aumento delle produzioni di colture leguminose per la produzione di alimenti e mangimi, come contributo allo sviluppo di sistemi agricoli più sostenibili e resilienti in Europa, sostenendo così l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e la Strategia di Sviluppo Sostenibile dell’Unione Europea”.

Il piano di sostegno rappresenta una importante opportunità per l’agricoltura mediterranea dove le colture proteiche, rappresentano per via delle condizioni climatiche una valida alternativa con importanti effetti positivi per l’ambiente poiché essendo piante azotofissatrici fissano l’azoto atmosferico nel terreno, aumentandone la fertilità.

Negli ultimi anni in Italia la produzione di soia è passata da 184 mila ettari del 2013 a 288 mila ettari del 2016 con una stima di aumento anche nel 2017 con circa 318.000 mila ettari. Per quanto riguarda, invece, la produzione di leguminose da foraggio, ed in particolar modo dell’erba medica, la produzione negli ultimi dieci anni ha subìto una diminuzione del 9,4% da 766 mila ettari del 2006 ai 700 mila ettari del 2016.