Emergenza migranti: cambia il vento tra gli elettori del Pd


Indagine SWG: in Italia gli anti-immigrati sono diventati maggioranza. E nel Partito democratico il 52% dice basta agli sbarchi

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Un salvataggio della guardia costiera

ROMA – Avanti di questo passo il 2017 rischia di essere l’anno record per il numero di sbarchi di migranti in Italia. Secondo l’ultimo aggiornamento del cruscotto giornaliero del Viminale, relativo al 13 Luglio, dal 1° Gennaio sono arrivati sulle nostre coste lungo la rotta del Mediterraneo centrale 86.123 migranti. Sono quasi 8mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+10,05%) e il trend è in costante crescita da Febbraio.

Qualche altro dato: nel bimestre Maggio-Giugno sono stati 46.786 gli arrivi nei nostri porti contro i 42.296 dell’anno scorso. I ricollocati negli altri Paesi dell’Unione europea, a fronte di oltre 86mila arrivi, sono poco più di 7mila. Il totale dei minori giunti in Italia, infine, è di quasi 10mila unità.

In questo quadro, l’emergenza migranti è diventata già da mesi uno dei temi più importanti dell’agenda politica, e non solo del Governo. Mentre l’esecutivo guidato dal premier Gentiloni cerca di imporre – finora senza grandi risultati – la propria linea in Europa, tra hotspot e visti temporanei per frenare l’emergenza e inascoltate richieste di collaborazione agli altri Paesi UE, lungo lo Stivale il clima è cambiato.

I casi di insofferenza degli italiani nei confronti dei migranti sono all’ordine del giorno. L’ultimo ieri a Castell’Umberto, in provincia di Messina, dove i residenti hanno bloccato la strada che porta a un ex albergo destinato ad ospitare cinquanta migranti come ordinato dal prefetto della città siciliana. Il sindaco, Vincenzo Lionetto Civa, ha anche staccato la luce della struttura.

I mal di pancia nei confronti degli arrivi incontrollati stanno diventando così terreno sempre più fertile per le formazioni politiche che fanno della lotta all’immigrazione la propria bandiera, come la Lega Nord.

“Oggi la maggioranza degli italiani è favorevole al blocco totale degli ingressi degli immigrati. In un anno il sentiment dell’opinione pubblica verso i migranti si è inasprito e ha assunto toni e atteggiamenti sempre più ansiosi, con tratti di apprensione e rabbia” è l’analisi dell’istituto SWG.

Nel Settembre del 2016 il 43% degli italiani riteneva giusto e necessario accogliere e smistare i migranti sbarcati nel nostro Paese. Oggi la percentuale è scesa al 33% mentre il restante 67% si divide tra chi vuole lo stop immediato agli sbarchi (45%) e chi chiede il rimpatrio immediato (22%).

Il problema dei flussi migratori che interessano la Penisola è dunque destinato ad occupare, con ancora più forza, una posizione centrale nella prossima campagna elettorale.

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I sostentitori dello stop agli sbarchi sono il 96% degli elettori della Lega Nord, il 70% dei pentastellati, il 79% dei berlusconiani, ma anche il 52% degli elettori del Pd e il 62% degli indecisi” sottolinea SWG.

Il vento dunque sta cambiando anche nell’elettorato di centrosinistra. E, in particolare, in quello del Partito democratico del segretario Renzi.

In base all’analisi dell’istituto sondaggistico, all’interno del Pd è salita al 33% la percentuale degli elettori che hanno abbracciato una linea di chiusura totale agli arrivi.

L’elettore medio del Pd resta faticosamente un po’ più aperturista, ma ormai anche il 44% degli elettori renziani avverte l’immigrazione come un rischio” afferma SWG.

“Le pulsioni serranti, le simpatie per ricette dure e semplificatorie stanno trovando terreno fertile ed espansivo nelle classi medio-basse, nel ceto medio colpito dalla crisi e infragilito nella sua identità sociale, nelle terre economicamente martoriate del Sud e delle Isole” spiega SWG. Il sondaggio, inoltre, fa emergere come solo il 35% dei connazionali sia d’accorso sul fatto che gli immigrati sono una risorsa per il Paese. Con queste cifre, è più di un’ipotesi che la battaglia dei candidati alla prossima guida dell’Italia si sposterà sulla gestione dell’immigrazione.