Scienza in lutto: è morto l’astrofisico Giovanni Bignami


L’ex presidente dell’Inaf e dell’Agenzia Spaziale Italiana aveva da poco compiuto 73 anni

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L’ex presidente di Inaf e ASI (foto Inaf)

ROMA – Astrofisico di fama mondiale, straordinario divulgatore scientifico e fino al 2015 presidente dell’Istituto nazionale d’astrofisica (Inaf), Giovanni Bignami si è spento improvvisamente ieri a Madrid. Ad annunciare la morte di Bignami sono stati la moglie Patrizia Caraveo, attuale direttrice dell’Inaf di Milano, e Nichi D’Amico, presidente dell’Inaf.

Illustre Accademico dei Lincei, chairman del Board dello Square Kilometer Array Organizazion, presidente dell’Inaf nel quadriennio 2011-2015, e già presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Bignami è stato uno dei più attivi e autorevoli astrofisici italiani. “Si tratta di una grave e inaspettata perdita per la Comunità” ha affermato Nichi D’Amico. “Un personaggio e un amico autorevole, un instancabile artefice di tanti successi dell’astrofisica italiana” ha aggiunto.

La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha espresso “profondo cordoglio per la scomparsa dello scienziato Giovanni Bignami e immensa gratitudine per il patrimonio di conoscenza e sapere che ci ha lasciato in eredità”.

Presidente della Agenzia Spaziale Italiana, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e del Cospar, il Comitato per la Ricerca Spaziale, “Bignami ha fatto tanto per la ricerca scientifica del Paese, in una dimensione nazionale e internazionale, e ha saputo coniugare con estrema professionalità e grande passione l’attività di studio ai massimi livelli e la divulgazione scientifica attraverso libri, mezzi di informazione e trasmissioni televisive, per il pubblico più ampio ed eterogeneo” ha proseguito la ministra.

“Diceva di essere scienziato per ‘vocazione’, che non avrebbe mai potuto fare altro nella vita: ha lavorato con dedizione e genio, orientato a fare della scienza un terreno di conoscenza alla portata di tutte e di tutti” ha aggiunto Fedeli.

“Se ne va uno scienziato brillante e visionario, un uomo amante della sua professione, della scoperta e della condivisione del sapere. Rimane a noi e alle nuove generazioni una lezione di apertura, di curiosità e di impegno che intendiamo rendere fonte d’ispirazione per il nostro agire nella vita di tutti i giorni. Esprimo vicinanza alla famiglia e mi unisco al loro dolore” ha concluso la ministra.