Allarme della Coldiretti Calabria: furti nelle aziende agricole


La Coldiretti denuncia lo stato che subisce il comparto delle aziende agricole, in particolare la zona tra Nocera Terinese e Falerna.

“Siamo continuamente alla mercé di bande criminali che rubano mezzi, attrezzature e prodotti, danneggiano le proprietà, minacciano la stessa incolumità degli agricoltori e delle loro aziende agricole”.

Molinaro: chiediamo maggiori controlli e un incontro per individuare le soluzioni ottimali

Questo il grido d’allarme per i furti che si susseguono a ritmo continuo con una vera e propria escalation nelle aziende agricole in particolare nella zona compresa tra Nocera Terinese, Falerna e dintorni. “Un fenomeno che va avanti da molto e troppo tempo e che continua proprio in questi giorni con diversi episodi – riferisce Pietro Bozzo direttore della Coldiretti interprovinciale di Catanzaro-Vibo e Crotone – e gli agricoltori anche coraggiosamente, hanno sempre sporto regolare denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza”.

Ad essere particolarmente colpiti sono stati i soci della Cooperativa Agricola “Le Macchie” di cui è presidente il dirigente della Coldiretti Giuseppe Ruperto ma anche altri agricoltori del comprensorio subiscono la stessa sorte.

Cancelli e porte divelte e viene rubato di tutto: dai mezzi agricoli trattori, imballatrici, motocoltivatori etc., gruppi elettrogeni, carburante, concime anche prodotti raccolti in particolare ortaggi. Tra gli agricoltori, vi è un allarme sociale e molta preoccupazione anche per la sicurezza personale.

Tra l’altro la cooperativa è formata prevalentemente da giovani che in questo modo, vedono sfumare il frutto del proprio lavoro e sono costretti ad interrompere la coltivazione e la raccolta.

“Davanti a questo salto di livello dei furti, è necessario – chiede Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – che ci siano maggiori e diffusi controlli da parte delle forze dell’ordine e che vengano potenziati i loro presidi sul territorio chiediamo altresì al Prefetto di Catanzaro che venga convocato un incontro per fotografare esattamente la mappa delle aree dove i fenomeni sono più aggressivi e ripetuti per individuare le soluzioni ottimali”.