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Attacco a Londra: blitz antiterrorismo e arresti, l’Isis rivendica l’attentato

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I primi soccorsi dopo l'attacco a Londra (foto Twitter)

I morti sono quattro, tra cui l’attentatore, mentre i feriti sono almeno 40

Tra i feriti ci sono anche due italiane (foto Twitter)

LONDRA – Si è aggravato il bilancio dell’attacco terroristico a Londra. Ieri, poco dopo le 14:30 ora locale (le 15:30 in Italia), un Suv ha falciato la folla sul ponte di Westminster poi l’uomo alla guida ha accoltellato a morte un poliziotto prima di essere ucciso.

Le vittime al momento sono quattro, tra cui l’attentatore, e i feriti almeno 40. Nella notte la polizia britannica, che ancora non è risalita all’identità dell’attentatore, ha effettuato un’operazione a Birmingham. In particolare sarebbe stato perquisito un’appartamento in Hagley Road. L’auto utilizzata per l’attacco, inoltre, sarebbe stata noleggiata proprio nella città della contea di West Midlands.

Che cosa sappiamo dell’attacco a Londra

Gli aggiornamenti in diretta

Ore 15:48 È un turista americano, Kurt Cochran, la terza vittima dell’attacco nella capitale inglese perpetrato ieri. Ne dà notizia il Mirror secondo cui l’uomo, 55 anni, era in vacanza con la moglie rimasta ferita e ricoverata in ospedale.

Ore 14:00 Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha presieduto al Viminale una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.). Nel corso della riunione è stato deciso di tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio. Minniti, ha chiesto di rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone anche in vista delle cerimonie celebrative del “60° Anniversario della firma dei Trattati di Roma” di sabato.

Ore 13:12 L’Isis ha rivendicato l’attacco a Londra. Lo riporta Site, il sito che monitora il terrorismo internazionale. Secondo l’agenzia Amaq, la ‘voce’ del Califfato nero, l’autore dell’attentato “è un soldato dell’Isis”.

Ore 11:55 Il primo ministro inglese Theresa May ha affermato che l’autore dell’attacco è un cittadino britannico noto alle forze di intelligence. La premier ha aggiunto che “ha agito da solo e non ci sono motivi che fanno pensare ad altri attacchi imminenti“.

Ore 11:43 I feriti sono di diverse nazionalità, ha spiegato il primo ministro inglese Theresa May. Ci sono britannici (tra cui tre poliziotti), tre studenti di un liceo francese, due rumeni, quattro sudcoreani, due greci. Risultano tra i feriti anche cittadini tedeschi, polacchi, cinesi, italiani e americani.

Ore 11:41 Arriva la conferma che l’auto utilizzata dall’attentatore era stata noleggiata. Lo riporta la BBC che cita l’azienda di noleggio.

Ore 11:03 Intervistato dalla BBC il ministro della Difesa britannico, Michel Fallon, ha affermato che l’attacco a Westminster sarebbe legato al terrorismo islamico. Anche Scotland Yard segue la pista del terrorismo internazionale di matrice islamica.

Ore 10:40 Si chiama Andreea Cristea la donna che per evitare di essere falciata dal Suv sul ponte di Westminster si è gettata nelle acque del Tamigi. La donna, 29 anni, è una cittadina rumena in vacanza a Londra per festeggiare il compleanno del fidanzato.

Ore 10:05 Secondo l’agenzia Pa l’attentatore sarebbe originario di Birmingham, dove nella notte sono state arrestate tre persone ritenute presunti fiancheggiatori.

Ore 09:36 Il Daily Mail nella sua versione online riferisce che la donna travolta e uccisa dal Suv sul ponte di Westminster è Aysha Frade, 43 anni. Cittadina britannica ma originaria del Nord della Spagna, stava camminando sul ponte per andare a riprendere i figli a scuola.

Ore 09:02 Rowley ha anche spiegato che sette dei feriti ricoverati negli ospedali di Londra sono in condizioni critiche. Altri 29 non sarebbero invece in pericolo di vita.

Ore 08:57 Sette persone sono state arrestate in sei diversi raid compiuti dalle unità anti terrorismo a Londra, a Birmingham e in altre località nel resto del Paese. L’annuncio è stato dato dal capo dell’antiterrorismo Mark Rowley in un punto stampa all’esterno di Scotland Yard.

Ore 08:00 Il messaggio di Londra al mondo è quello della città che riparte e non si ferma di fronte al terrore. Sui social vengono lanciati gli hashtag #LondonIsOpen e #WeAreNotAfraid.

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