Premio Nazionale Insegnanti, ecco i nomi dei cinque vincitori


Una docente di matematica in cima al podio: la sua scuola riceverà 50mila euro

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I vincitori del Premio Nazionale Insegnanti con la ministra Fedeli (foto Twitter)

ROMA – I cinque vincitori della prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti sono stati annunciati oggi dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

Il primo premio se lo è aggiudicato Annamaria Berenzi, docente di matematica in una sezione ospedaliera di Brescia.

Gli altri quattro docenti che hanno vinto la prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti – Italian Teacher Prize, gemellato con il Global Teacher Prize, sono:

  • Daniela Ferrarello, insegnante di matematica in una sezione carceraria di Catania.
  • Consolata Maria Franco, docente di italiano nel carcere minorile di Nisida.
  • Dario Gasparo, insegnante di scienze in un istituto comprensivo di Trieste.
  • Antonio Silvagni, docente di latino e materie letterarie in un istituto superiore di Arzignano (VI).

Alla vincitrice sarà assegnato un premio di 50mila euro, mentre gli altri quattro docenti riceveranno 30mila euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato direttamente alle scuole per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dalle e dai premiati.

In fondo alla corsa del Premio Nazionale Insegnanti sono arrivati in 10. Oltre ai 5 vincitori, fra i finalisti figuravano: Riccardo Canesi, docente dell’Istituto superiore Zaccagna di Carrara; Lorella Carimali, insegnate del Liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano; Gianluca Farusi dell’Istituto tecnico Galilei di Avenza; Marco Ferrari del Liceo Malpighi di Bologna e Maria Lina Saba dell’Istituto tecnico Fermi di Pontedera.

I docenti vincitori parteciperanno a Dubai al GESF, il Global Education & Skills Forum, insieme ad una delegazione di insegnanti, studentesse e studenti che rappresenteranno l’eccellenza della scuola italiana. Quest’anno il Forum è dedicato alla cittadinanza globale e l’Italia è Paese partner.

Come sono stati selezionati i finalisti del Premio Nazionale Insegnanti

I nomi delle vincitrici e dei vincitori sono il frutto di una selezione effettuata fra oltre 11.000 profili arrivati al Ministero. I docenti potevano candidarsi o essere candidati da colleghe e colleghi, studentesse e studenti o dalle famiglie.

Una giuria interna al Miur ha operato una prima fase di selezione, arrivando ad una rosa di 50 finalisti. Fra questi, una Giuria Nazionale composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e docente Eraldo Affinati e dal professor Nando Dalla Chiesa, ha individuato prima i 10 finalisti e poi i 5 vincitori.

“Oggi arriviamo alla fine di un percorso iniziato un anno fa. Questo premio è nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle e degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quelle e quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare le proprie studentesse e i propri studenti e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza” ha affermato la ministra Fedeli.

“Attraverso le storie di queste e questi docenti vogliamo raccontare quanto sia fondamentale la scuola per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Oggi diamo un riconoscimento a insegnanti che hanno saputo fare scuola oltre la scuola, aprendo alle studentesse e agli studenti mondi e orizzonti non tradizionali” ha aggiunto.

Il profilo dei cinque premiati

Tre donne e due uomini. In prevalenza docenti di materie scientifiche. Questo il profilo delle finaliste e dei finalisti del Premio Nazionale Insegnanti.

La prima classificata, Annamaria Berenzi, insegna in una sezione ospedaliera a Brescia. “Mi ritengo una privilegiata”, spiega la docente. “Solo quando durante una lezione in una stanza di degenza lo studente non si accorge di quanto tempo è passato, riesce ad allontanarsi dal sé malato, si sente ‘bene’”, aggiunge, “solo allora un docente può sentirsi soddisfatto”.

Daniela Ferrarello insegna matematica nella sede carceraria dell’Istituto alberghiero Karol Wojtyla di Catania. Ma è impegnata anche nella ricerca sulla didattica della matematica. Dice di sé: “Pur dedicandomi alla ricerca, non ho mai lasciato la scuola perché sento di essere una privilegiata: ho le radici e le ali. Con le ali da ricercatrice sono sempre entusiasta di portare in classe le nuove frontiere della ricerca in didattica; con le radici da insegnante so quali sono le problematiche delle scuole e degli studenti e rivolgo la mia ricerca nei settori che vedo carenti”.

Consolata Maria Franco insegna nell’Istituto penale minorile di Nisida, a Napoli, dove ha sperimentato percorsi linguistici e di educazione alla legalità innovativi. “A Nisida ho imparato ad insegnare sperimentando sulla mia pelle tutte le difficoltà di avviare curiosità e interessi culturali nei ragazzi dalle pesanti esperienze di vita, che dalla scuola si sono, o sono stati, allontanati”, spiega.

Dario Gasparo, docente di Scienze presso l’Istituto comprensivo Valmaura di Trieste, ha realizzato e documentato sperimentazioni di insegnamento della matematica mediante l’uso del corpo. Di sé dice: “Ricordo quando mia madre, fondamentale figura per me e i miei quattro fratelli, vedendo la mia insofferenza adolescenziale per le ingiustizie, mi disse: ‘Dario, se vuoi cambiare le cose devi diventare o giudice o insegnante’”.

Un glaucoma agli occhi non è riuscito a fermare la passione di Antonio Silvagni, docente di latino e materie letterarie all’Istituto di istruzione superiore Leonardo Da Vinci di Arzignano. “Nonostante le oggettive difficoltà fisiche dovute alla cecità – racconta – intraprendo azioni didattiche innovative senza che queste siano e vengano percepite come compensative di una situazione svantaggiata”.

I profili degli insegnanti possono essere consultati anche al seguente link: http://www.italianteacherprize.it/site/it/about/.