Il 25 marzo un’ora al buio per il futuro della Terra


In tutto il mondo si celebra la decima edizione dell’Earth Hour del WWF: in Italia tante iniziative per l’Ora della Terra

ora della terra wwf
L’invito è di restare un’ora al buio per salvare la Terra

ROMA – È partito il conto alla rovescia per Earth Hour / Ora della Terra del WWF, il più grande evento globale dedicato alla sfida contro i cambiamenti climatici. L’iniziativa, in programma il prossimo 25 marzo, celebra i 10 anni dalla prima edizione del 2007 svoltasi a Sidney.

L’invito per tutti è di spegnere simbolicamente per un’ora, dalle 20:30 di ciascun Paese del mondo, le luci in casa, in ufficio, o al ristorante magari cenando a lume di candela.

L’effetto di questa grande mobilitazione globale che unirà di nuovo centinaia di milioni di persone, sarà una grande ‘ola’ di buio che per 24 ore farà il giro della Terra.

Nel 2016 hanno partecipato ben 178 Paesi che hanno spento per un’ora le principali icone mondiali come l’Opera House di Sydney, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo.

Partecipare ad Earth Hour vuol dire anche informare e sensibilizzare sui cambiamenti climatici, sfruttando la forza dei social network.

“Il cambiamento climatico ha tanti volti e impatti diversi in ogni angolo del pianeta, ma la realtà è uguale per tutti. Il momento per cambiare il clima che cambia è ora” ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia.

Il clima che cambia

Il 2016 è stato l’anno più caldo da quando esistono le registrazioni scientifiche, con un’anomalia rispetto al periodo preindustriale pari a + 1,3°.

Per l’Artico, come riportato nell’Arctic Report Card della NOAA statunitense, l’incremento è stato di 2°. Inoltre la concentrazione di CO2 nella composizione chimica dell’atmosfera ha raggiunto le 400 parti per milione (ppm) e in questi primi mesi del 2017 i rilievi dimostrano che questo dato è stato già sorpassato.

Basti pensare che in epoca pre industriale la concentrazione era di 280 ppm. Inoltre, i 400 ppm costituiscono un livello che gli scienziati ritengono non sia mai stato toccato negli ultimi 23 milioni di anni.

Il recente studio coordinato da Fabrizio Antonioli dell’ENEA sull’innalzamento del Mar Mediterraneo stima nei prossimi 100 anni un’accelerazione netta che, ad esempio, nel nord Adriatico potrebbe giungere a valori compresi tra 90 e 140 centimetri.

Tra il 2016 e il 2017 si sono registrate inoltre molte anomalie e temperature record. In Australia, per esempio, si è appena conclusa un’estate caratterizzata da ondate di calore, incendi e alluvioni, con temperature record in alcune aree vicine ai 50°C.

Dagli orsi agli invertebrati: le vittime del clima

Il caos climatico indotto dall’intervento umano purtroppo già colpisce sia molte comunità umane, a cominciare da quelle più fragili e più povere e che abitano sulle isole o lungo le coste, sia molte specie animali come orsi e pinguini.

Tra le vittime figurano anche numerose altre specie di mammiferi e uccelli e di anfibi, oltre a tantissime altre specie sia di animali invertebrati (dagli insetti ai molluschi) che di piante.

Secondo le ultime analisi sono migliaia le specie del pianeta che risentono degli impatti negativi del cambiamento climatico. Guardando in particolare le sole specie inserite nella ‘Lista Rossa’ di specie a rischio, sono a rischio quasi la metà dei mammiferi e circa un quarto degli uccelli.

Per questo l’edizione 2017 di Earth Hour – Ora della Terra in Italia sarà dedicata con particolare attenzione alle specie ‘simbolo’, a partire dall’orso polare destinato ad estinguersi molto rapidamente se non ci affretteremo ad azzerare le emissioni di CO2 e sostenere la specie con specifici interventi di tutela, come quelli attivati dal WWF.

L’Ora della Terra in Italia

Nel nostro Paese quest’anno tra i monumenti simbolo coinvolti, si spegneranno a Roma la Basilica di San Pietro, il Colosseo e il Museo MAXXI firmato dall’archistar Zaha Hadid, scomparsa lo scorso anno. E proprio l’area esterna del Museo nazionale delle arti del XXI° secolo diventerà per un giorno la piazza di “Aspettando Earth Hour” con laboratori per bambini, giochi ed eventi di intrattenimento in attesa del conto alla rovescia finale.

Tra le altre adesioni che stanno via via arrivando, il 25 marzo luci spente anche sul Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo, la Cupola del Duomo, la Statua del David (a Piazzale Michelangelo), la Basilica di Santa Croce, e l’Abbazia San Miniato al Monte a Firenze.

A Torino saranno al buio la Mole Antonelliana, il Duomo, la Basilica di Superga, Palazzo Civico, Chiesa della Gran Madre di Dio, la Chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini.

E ancora: l’Arena di Verona, la Scalinata del Pincio a Bologna, Piazza del Ferrarese a Bari, il Palazzo delle Aquile, Piazza Pretoria, la facciata del teatro Politeama a Palermo.

Tra gli eventi previsti nelle città italiane, feste in piazza, incontri a tema e anche cene sostenibili e solidali a lume di candela, grazie alla rinnovata partnership con Altromercato, la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia, nell’ambito della campagna sociale “Insieme creiamo #unaltrovivere”. (http://www.altromercato.it/it_it/unaltrovivere).