Codacons e Coldiretti dichiarano guerra alle etichette a semaforo


Le due associazioni nettamente contrarie: “Danni enormi al made in Italy e favore alle multinazionali”

etichette semaforo
Etichette a semaforo già presenti nel Regno Unito

ROMA – Le etichette a semaforo, sulle quali l’Europa non ha ancora preso una decisione definitiva, tornano a far discutere. Dal Codacons arriva una netta bocciatura al sistema dei “semafori” nelle etichette, che starebbe per ricevere l’appoggio delle multinazionali alimentari.

“Più che un sistema per indirizzare i consumatori verso una corretta alimentazione sembra uno scherzo” afferma il presidente Carlo Rienzi.

“Il semaforo in etichetta è una semplificazione estrema, fuorviante ed ingannevole per i consumatori, con effetti negativi per tutti (agricoltori, utenti, e made in Italy). Il messaggio lanciato dal semaforo è che alcuni prodotti facciano male a prescindere, senza tenere conto delle quantità consumate” aggiunge.

Per il presidente dell’associazione “così facendo si confondono i consumatori e si arreca un danno ai produttori di determinati alimenti, come olio d’oliva, prosciutto e formaggi. Tutti prodotti dove l’Italia primeggia rispetto al resto del mondo”.

“Semmai andrebbe incentivata la lettura delle indicazioni nutrizionali, così da far capire ai cittadini le quantità giuste da consumare ogni giorno a seconda dell’alimento. Per tale motivo siamo pronti a dichiarare guerra alle multinazionali dell’alimentare, con azioni legali contro le etichette a semaforo e boicottaggi mirati delle aziende che adotteranno tale sistema”.

Anche la Coldiretti dichiara guerra alle etichette a semaforo, accusate di mettere a rischio il made in Italy agroalimentare in Europa dove le esportazioni sono cresciute del 4% nel 2016 raggiungendo il record di 28 miliardi.

Come spiega l’associazione Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, ma anche l’olio extravergine di oliva sarebbero tra le vittime illustri dell’etichetta a semaforo degli alimenti che colpisce ingiustamente le produzioni italiane, con indicazioni sbagliate e fuorvianti.

“Va respinta l’ipotesi di una informazione visiva che – denuncia la Coldiretti – finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani come i prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), di cui l’Italia ha la leadership in Europa con 289 riconoscimenti, per promuovere, al contrario, il cibo spazzatura come le bevande gassate senza zucchero, ingannando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale”.

L’etichetta a “semaforo” indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute.

“La segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri – critica la Coldiretti – non si basa però sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze”.