Cappato su Facebook: “Fabo è morto in Svizzera”


Il 39enne rimasto cieco e tetraplegico dopo un incidente nell’ultimo messaggio accusa lo Stato

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Fabo è morto con il suicidio assistio nella clinica dell’associazione Dignitas, in Svizzera

ROMA – “Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo”. Ad annunciare la morte di Fabiano Antoniani, conosciuto anche come ‘Dj Fabo’, è stato Marco Cappato, Leader dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, promotore di Eutanasia Legale, che lo ha accompagnato nella clinica svizzera.

Antoniani, 39 anni, era tetraplegico e cieco da mesi, dopo un incidente stradale avvenuto nel Giugno 2014 mentre tornava a casa.

“Fabo ora sei Libero: finalmente. Continueremo a lottare per la libertà che volevi” si legge in un messaggio postato sul profilo Twitter di ‘EutanaSialegale’.

Nei giorni scorsi, dopo aver lanciato un appello anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il caso ha riacceso i riflettori sul tema dell’eutanasia, non ancora regolamentata da leggi in Italia. ‘Fabo’, così, ha deciso di raggiungere la clinica dell’associazione Dignitas, in Svizzera, dove sabato ha avviato l’iter per il suicidio assistito.

Stamani, poco prima di morire, Antoniani ha lanciato un ultimo messaggio, accusando lo Stato italiano. “Sono finalmente arrivato in Svizzera e purtroppo ci sono arrivato con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato. Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore e questa persona si chiama Marco Cappato. Lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco. Grazie mille” ha detto.

Ora, mentre il dibattito su testamento biologico ed eutanasia tornerà ad accendersi, come ha affermato a SkyTg24 Filomena Gallo, dell’associazione Luca Coscioni, Cappato rischia fino a 12 anni di carcere per aver accompagnato ‘Fabo’ nel suo ultimo viaggio in Svizzera.