Turismo, il 2017 sarà l’Anno dei Borghi


Il ministro Franceschini: «Grande sfida nazionale»

Il 2017 è l’Anno dei Borghi

ROMA – Le migliaia di incantevoli borghi italiani sparsi lungo tutta la Penisola saranno i protagonisti del turismo dei prossimi mesi. Il 2017 sarà infatti l’Anno dei Borghi, inaugurato oggi dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.

L’iniziativa è stata presentata nell’ambito del convegno “La valorizzazione del patrimonio naturalistico, umano, culturale e artistico dei Borghi Italiani” tenutosi a Castel Sant’Angelo.

In linea con il Piano Strategico del Turismo 2017-2022, la valorizzazione delle piccole realtà punta infatti ad offrire un’esperienza turistica “slow”. Più sostenibile e autentica, ma allo stesso tempo lontana e complementare rispetto a quella delle località universalmente note.

«Dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, che ha portato un grande successo, anche di numeri, era naturale che il 2017 fosse l’anno dei borghi. Si tratta di un patrimonio straordinario del nostro Paese» ha dichiarato Franceschini.

Il progetto, oltre che dal Mibact, è sostenuto anche da 18 Regioni, Enit e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia. Un’iniziativa funzionale a quanto previsto dal Piano Strategico del Turismo 2017-22 che ha tra i propri obiettivi il rinnovamento e l’ampliamento della offerta turistica, la valorizzazione di nuove mete e la creazione di occupazione.

«I borghi si spopolano perché non c’é lavoro ma se si creano occasioni di occupazione, come dimostra la bellissima esperienza degli hotel diffusi, tornano anche le persone e i giovani» ha aggiunto Franceschini.

A Maggio si terranno gli Stati generali per far diventare l’Anno dei Borghi «una grande sfida nazionale, capace di dare frutti molto importanti al territorio. Saranno tante le iniziative per raccontare tradizioni e cultura di luoghi meravigliosi» ha spiegato il ministro.

Per Franceschini inoltre l’emendamento approvato in commissione Affari Costituzionali del Senato alla Legge Mille Proroghe «è un ulteriore incoraggiante segnale per la ripresa delle attività culturali nelle aree colpite dal sisma».

Quattro milioni di euro verranno infatti destinati nel 2017 a sostegno dello spettacolo dal vivo in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.