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Mercatone Uno, nuovo bando per la vendita

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Il secondo fallimento di Mercatone Uno al centro del tavolo ministeriale convocato per domani: in ballo il futuro di 1800 dipendenti

Prezzo di riferimento fissato a 220 milioni di euro. Offerte vincolanti entro il 17 Maggio

Mercatone Uno ha chiuso il 2016 in crescita

ROMA – Passa dal nuovo bando internazionale di vendita il futuro di Mercatone Uno. Il prezzo di riferimento per i 78 punti vendita e i 23 immobili di proprietà del gruppo è stato fissato a 220 milioni.

L’autorizzazione alla pubblicazione del bando, predisposto dai Commissari Straordinari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, è arrivata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Il bando è lo strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi della Procedura di Amministrazione Straordinaria (Legge Marzano) di Mercatone Uno. Lo scopo infatti è garantire salvaguardia aziendale, tutela occupazionale e soddisfazione dei creditori.

Il bando disciplina la gara pubblica per la cessione dell’intero compendio aziendale. ll nuovo disciplinare di gara consente flessibilità nella formulazione delle offerte e prevede un prezzo di riferimento non vincolante.

Saranno privilegiate le offerte per l’intero perimetro dei 78 punti vendita Mercatone Uno presenti sul territorio italiano, per una superficie commerciale di circa 500 mila metri quadri. Qualora non pervenissero offerte per l’intero perimetro, saranno valutate, in via subordinata, offerte per perimetri diversi, con facoltà di includere o meno gli immobili.

Le offerte saranno valutate in base a tre parametri: prezzo, impegni di mantenimento occupazionale e piano industriale.

Il bando è aperto a operatori industriali e finanziari in grado di garantire una prospettiva industriale a Mercatone Uno, che sta continuando a recuperare quote di mercato nel settore. Dal 6,6% di luglio 2015 il gruppo è passato al 10% del dicembre 2016.

Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro le ore 18 del 17 maggio 2017, secondo le modalità previste dal disciplinare di gara, disponibile dal 15 febbraio 2017 sul sito www.mercatoneunoamministrazionestraordinaria.it

Il 2016 di Mercatone Uno si è chiuso con il segno più

Mercatone Uno ha chiuso il 2016 con 344 milioni di euro di vendite, facendo registrare un +12,3% rispetto al 2015. Obiettivi raggiunti anche grazie ad una nuova strategia commerciale del gruppo, al recupero di credibilità e al riposizionamento dell’insegna. Tutto con una forte attenzione al contenimento dei costi.

Il risultato netto aggregato del conto economico del gruppo, che verrà redatto nelle prossime settimane, seppur ancora negativo nel 2016, ma con un deciso miglioramento rispetto all’esercizio 2015, consente all’azienda di presentarsi al mercato con un potenziale di sicuro interesse per gli investitori.

Recupero reputazionale e attrattività del brand, sono state confermate dalla crescita di oltre il 49% degli ingressi mensili nei punti vendita, passati da 757.000 del giugno 2015 a 1.130.000 di dicembre 2016, con un correlato incremento del numero degli scontrini.

Mercatone Uno conta 3.405 dipendenti, dei quali 2.795 operativi e 610 in cassa integrazione a zero ore. La gestione della Procedura ha consentito, dal giugno 2015 al 31 dicembre 2016, un incremento del 40,4% del numero dei dipendenti richiamati al lavoro, pari a 737 unità. L’incremento dei lavoratori attivi è stato possibile grazie alla riapertura di 17 punti vendita, ubicati in aree ad alto potenziale commerciale.

La Cassa Integrazione Straordinaria, scaduta il 13 gennaio 2017, è già stata prorogata fino al 14 gennaio 2018. I Commissari Straordinari sottolineano anche il recupero della fiducia nel Gruppo Mercatone Uno della gran parte di fornitori di merci e servizi.

In relazione ai provvedimenti giudiziari assunti dalla Procura della Repubblica di Bologna nei confronti di ex azionisti e amministratori del gruppo e confermati dal Tribunale del riesame, i Commissari – senza entrare nel merito – hanno rappresentato come questi contribuiscano alla migliore tutela dei diritti dei creditori, dei dipendenti e dei clienti del gruppo, favorendo la continuità aziendale.

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