Export prodotti agroalimentari italiani vola a 38 miliardi


Coldiretti: dal vino ai salumi, nuovo record per le eccellenze “Made in Italy”

La qualità del Made in Italy spinge l’export dei prodotti agroalimentari

ROMA – L’export dei prodotti agroalimentari italiani raggiunge il record storico di 38 miliardi di euro, con una crescita del 3% nel 2016. Un primato raggiunto principalmente grazie alla qualità del “Made in Italy”.

È quanto afferma Coldiretti che ha elaborato i dati Istat relativi al commercio estero nei primi nove mesi del 2016.

Quasi i tre quarti delle esportazioni interessano i Paesi dell’Unione Europea con il mercato comunitario che aumenta il proprio peso grazie a un incremento del 4%.

I prodotti agroalimentari italiani continuano a crescere su tutti i principali mercati, dal Nordamerica all’Asia fino all’Oceania. Solo in Russia l’export continua a soffrire pesantemente gli effetti dell’embargo che non ha impedito però di raggiungere il record.

Tra i principali settori dell’export dei nostri prodotti agroalimentari il più acquistato all’estero si conferma il vino con una crescita del 3%. Seguono l’ortofrutta fresca (+4%), i formaggi (+7%) e l’olio che fa segnare un +6%. Balzo in avanti anche dai salumi, con un +8%.

Analizzando le performance dei prodotti agroalimentari nei singoli Stati sorprende il successo del vino italiano in casa degli altri principali produttori. Gli acquisti crescono in Francia (+5%), Stati Uniti (+3%), Australia (+14%) e Spagna (+1%).

Nella patria dello Champagne, inoltre, lo spumante italiano fa addirittura segnare un incremento in doppia cifra, pari al +57%.

Oltre al vino, i francesi gradiscono anche il formaggio italiano, le cui vendite sono cresciute dell’8%, ma i latticini nostrani vanno forte anche in Cina (+34%).

Nel gigante asiatico trionfa anche la pasta che registra un +16%. Ottimi risultati anche dalla birra che conferma la crescita nei Paesi nordici, dalla Germania (+6%) alla Svezia (+7%).

Crescita anche nei pub della Gran Bretagna (+3%), con un vero e proprio exploit nell’Irlanda della Guinness (+31%). Bene anche salumi e prosciutti che spopolano in terre di salsicce come la Germania (+9%) e di hamburger come gli Stati Uniti (+19%).

«Il record fatto segnare sulle tavole straniere è significativo delle grandi potenzialità che ha l’agroalimentare italiano che traina la ripresa dell’intero Made in Italy» afferma il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

«L’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale. Fattura oltre 60 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale» aggiunge.

All’estero sono falsi quasi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi a denominazione di origine Dop a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano. Seguono i nostri salumi più prestigiosi dal Parma al San Daniele.