Talidomide, Strasburgo: facilitare risarcimenti vittime


Appello degli eurodeputati per gli indennizzi attesi anche in Italia da oltre cinquanta anni

Negli anni ’60 il Talidomide, assunto da donne in gravidanza, ha provocato la morte e le malformazioni di migliaia di neonati

ROMA – Potrebbe aprirsi uno spiraglio per i risarcimenti alle vittime del Talidomide, il farmaco che fu al centro di uno scandalo europeo negli anni ’60.

Il Parlamento europeo, in una risoluzione approvata oggi, chiede alla Commissione e agli Stati membri di intervenire per garantire un equo risarcimento a tutti i cittadini comunitari vittime del Talidomide.

Oltre mezzo secolo dopo lo scoppio dello scandalo relativo al farmaco tedesco utilizzato contro le nausee mattutine per le donne incinta, che causò la malformazione dei loro neonati in diversi Paesi Ue, Italia inclusa, le vittime si battono ancora per un indennizzo.

Nel nostro Paese un gruppo di sopravvissuti ha creato l’associazione “V.I.TA- Vittime Italiane Talidomide” (http://www.vittimetalidomideitalia.it/).

Come si legge sul portale del Ministero della Salute, in Italia i soggetti danneggiati, affetti dalla sindrome da talidomide, possono presentare domanda di indennizzo. La richiesta va inoltrata all’ufficio che la istruisce, predispone il fascicolo e lo trasmette alla Commissione medica ospedaliera (CMO) competente per il giudizio medico-legale. L’ufficio provvede a notificare l’esito della CMO all’interessato ed in caso positivo ad emettere il  decreto di liquidazione ed il relativo mandato di pagamento.

Nella risoluzione approvata a Strasburgo per alzata di mano, gli eurodeputati chiedono agli Stati membri e alla Commissione di coordinare azioni e misure con l’obiettivo di riconoscere ufficialmente e garantire risarcimenti alle vittime sopravvissute al Talidomide.

Pressing sulla Germania, primo responsabile

Il Parlamento europeo nella risoluzione votata oggi si rivolge al governo federale della Germania, che dovrebbe permettere alle vittime l’accesso al fondo speciale tedesco per la salute vista la particolare responsabilità nella vicenda del Paese incombe una particolare responsabilità.

Gli eurodeputati chiedono inoltre che le vittime sopravvissute nel Regno Unito, in Spagna, in Italia e in altri Stati membri siano ammesse al regime su base collettiva. Ciò qualora il loro status di vittime del Talidomide sia stato accettato nel loro Paese.

La Commissione europea dovrebbe istituire un protocollo quadro a livello comunitario in modo che tutti i cittadini vittime del Talidomide ricevano indennizzi di importo simile ed elaborare un programma Ue di assistenza e di sostegno per le vittime e per le loro famiglie.

Che cos’è il Talidomide

Il farmaco è stato commercializzato alla fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ‘60 come un medicinale sicuro per trattare le nausee mattutine, l’emicrania, la tosse, l’insonnia e il comune raffreddore.

In molti Paesi europei questo farmaco, assunto da donne in gravidanza, ha provocato la morte e le malformazioni di migliaia di neonati.

Da indagini indipendenti avviate subito dopo lo scandalo è emerso come vi sia stata una grande mancanza di sorveglianza farmaceutica efficace nella Repubblica federale di Germania. Ciò a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi come Stati Uniti, Francia, Portogallo e Turchia.

Ricerche indipendenti hanno dimostrato che nel 1970 la Repubblica federale di Germania ha interferito con il procedimento penale contro la Chemie Grünenthal GmbH, l’azienda tedesca produttrice del Talidomide.

Di conseguenza non è stato possibile determinare adeguatamente la colpevolezza del produttore. Inoltre, sono state adottate misure per impedire che venissero intentate cause civili contro tale azienda.