Parassiti degli agrumi: Strasburgo chiede controlli più rigidi


Parlamento europeo approva risoluzione per tutelare gli agrumeti nell’Unione

Chieste anche misure per migliorare la tracciabilità degli agrumi importati

ROMA – Servono nuove norme e controlli più severi per proteggere le piantagioni di agrumi nell’Unione europea dai parassiti come la macchia nera degli agrumi e la Falsa Cydia.

È quanto chiedono gli eurodeputati in una risoluzione non legislativa approvata oggi a Strasburgo con 463 voti in favore, 168 contrari e 3 astensioni.

Secondo il Parlamento europeo le attuali misure comunitarie per aiutare a prevenire l’introduzione nell’Unione di nuovi parassiti che attaccano gli agrumeti non sono sufficienti per proteggere i produttori europei.

«È fondamentale disporre di norme in vigore adeguate per evitare un dramma simile alla Xylella nelle aree comunitarie che producono agrumi. Non possiamo applicare un approccio attendista, né possiamo stare a guardare allorché la Commissione non sta facendo abbastanza per proteggerci da malattie come la macchia nera degli agrumi e il cancro batterico degli agrumi», ha dichiarato Clara Eugenia Aguilera García (S&D, ES) relatrice dell’iniziativa che chiede di rafforzare le misure proposte dalla Commissione.

«Nella risoluzione di oggi proponiamo azioni basate sui pareri scientifici dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e dell’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante e ci aspettiamo che la Commissione segua il nostro esempio» ha aggiunto.

Per Strasburgo il progetto di direttiva di esecuzione della Commissione non riduce il rischio d’importazione di organismi nocivi nel territorio comunitario a un livello accettabile e sono quindi necessarie norme più severe.

Ad esempio, per evitare che la macchia nera degli agrumi, una malattia fungina causata dall’organismo nocivo introdotto nell’Ue Phyllosticta citricarpa, le norme dovrebbero esigere una dichiarazione che attesti che è stato prelevato un campione da almeno 600 frutti per ogni 30 tonnellate e che tutti i frutti oggetto di campionamento che mostravano sintomi sono stati sottoposti a test e sono risultati indenni da tale organismo nocivo.

Allo stesso modo, i frutti originari di Paesi terzi dovrebbero essere ispezionati visivamente al punto d’ingresso nell’Ue e tali ispezioni dovrebbero essere effettuate su campioni di almeno 200 frutti per partita di 30 tonnellate.

Gli agrumi che potrebbero trasportare larve di Falsa Cydia (Thaumatotibia leucotreta), prima di essere importati nell’Ue dovrebbero essere sottoposti a trattamento a freddo o a un trattamento alternativo, sostenibile, efficace e avente lo stesso effetto. Gli eurodeputati hanno inoltre chiesto misure per migliorare la tracciabilità degli agrumi importati.