Referendum: attesa per sentenza su ricorso Codacons


Domani il verdetto: l’associazione ha depositato una memoria aggiuntiva in Cassazione

Il Codacons ha presentato una memoria aggiuntiva per contestare il contro ricorso della Presidenza del Consiglio
Il Codacons ha presentato una memoria aggiuntiva per contestare il contro ricorso della Presidenza del Consiglio

ROMA – Dopo la bocciatura del ricorso presentato dal costituzionalista Valerio Onida per il referendum sulle riforme costituzionali del prossimo 4 dicembre ora sale l’attesa per una nuova sentenza sul ricorso presentato in Cassazione dal Codacons.

L’associazione, nell’attesa della pronuncia delle Sezioni Unite della Corte attesa per domani, ha depositato intanto una memoria aggiuntiva nell’ambito dello stesso ricorso promosso contro il quesito referendario.

Nello specifico, con la memoria presentata ai giudici della Suprema Corte, il Codacons contesta una per una le tesi contenute nel contro ricorso depositato dalla Presidenza del Consiglio a difesa del quesito del referendum.

“La difesa erariale eccepisce l’inammissibilità del ricorso affermando che ci troviamo di fronte ad una ipotesi di atto “insindacabile”. E ancora l’Avvocatura ribadisce che “la Corte Costituzionale ha riconosciuto all’Ufficio in parola la legittimazione a sollevare una questione di legittimità costituzionale …nei casi di esercizio di funzioni giudicanti per la obiettiva applicazione della legge”.

“Le affermazioni riportate sono allora in contraddizione – scrive il Codacons nella memoria -. Se gli atti dell’Ufficio Centrale per il Referendum partecipassero della natura legislativa del referendum come potrebbe lo stesso Ufficio sollevare questioni di legittimità costituzionale?”.

Quanto poi alla parte del contro ricorso della Presidenza del Consiglio con cui si contesta l’eccesso di potere giurisdizionale sollevato dal Codacons (per aver l’Ufficio invaso la sfera di attribuzioni riservata al Governo nel momento in cui ha convalidato il quesito), si legge nella memoria dell’associazione.

“La competenza a pronunciarsi sul quesito, o meglio la competenza a formulare il quesito spetta esclusivamente al Consiglio dei Ministri e al Presidente della Repubblica, nell’esercizio di un potere amministrativo. Solo per il referendum abrogativo, di cui all’art. 75 Cost., la legge 352/1970 ha previsto che la richiesta di referendum, debba contenere anche il “QUESITO”. In riferimento al referendum costituzionale la legge n. 352/1970, invero, non parla mai di quesito nella parte dedicata alla richiesta di referendum e al controllo su di essa da parte dell’Ufficio centrale per il Referendum”.

Sempre martedì, alle ore 15 presso lo Stadio di Domiziano a Roma, il Codacons ha organizzato un dibattito tra giuristi ed esperti che si confronteranno su vecchia e nuova Costituzione.

L’appuntamento sarà trasmesso in diretta su Codacons Tv (ch 695 Dtt, e in streaming sul sito www.codacons.it o attraverso la App Codacons Tv).

L’associazione ha invitato a partecipare il premier Matteo Renzi e il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi.

La memoria integrale presentata in Cassazione è disponibile al seguente link:

http://codacons.it/articoli/memoria_codacons_contro_quesito_referendario__291804.html