Referendum: sui social il “No” è in netto vantaggio


Analisi Blogmeter: sul web per ora il 63% boccia la riforma costituzionale

Per sondaggi, bookmaker e popolo web l’orientamento è già chiaro con la vittoria del “No”
Per sondaggi, bookmaker e popolo web l’orientamento è già chiaro con la vittoria del “No” al referendum

ROMA – La data del referendum sulle riforme costituzionali si avvicina e, ipotesi di rinvio della consultazione popolare a parte, sul web si moltiplicano appelli al voto da parte dei due fronti in campo, quello del “Sì” e quello del “No”.

Sondaggi e bookmaker per il momento continuano a vedere in vantaggio, più o meno netto, i contrari alla riforma voluta dal Governo Renzi.

Ma qual è l’orientamento dei cittadini che usano Internet riguardo al voto del 4 dicembre? Dall’analisi svolta da Blogmeter, emerge per il momento una discreta partecipazione e anche una prima sommaria indicazione di voto con il “No” in netto vantaggio.

Nel periodo che va dal 24 settembre al 2 novembre Blogmeter ha raccolto oltre 1,6 milioni di messaggi pubblici lasciati da più di 373.000 utenti, che hanno generato 8,1 milioni di interazioni sui social media (like, retweet, commenti, visualizzazioni, ecc…) e 218 milioni di visualizzazioni uniche.

Il 56% di questi messaggi è stato prodotto su Twitter, il 34% su Facebook, il 6,6% dai siti di notizie e il restante è frammentato tra altre piattaforme. Se invece si guarda alle interazioni generate si scopre una maggiore polarizzazione: infatti il 74% di esse è avvenuto su Facebook, il 12% su Twitter, il 10% su YouTube, il 4% su Instagram.

Grazie alle proprie tecnologie di analisi semantica, Blogmeter è stata anche in grado di indagare le opinioni di voto chiaramente espresse dagli italiani, contenute in oltre 700.000 messaggi.

Attualmente il 63,7% degli utenti che parlano del referendum hanno espresso la volontà di votare “No” mentre il 34% ha dichiarato la propria preferenza di voto per il “Sì”, a fronte di un 2,4% di astenuti.

Per quanto riguarda il fronte del “Sì”, il 73% dei votanti è di sesso maschile, mentre il 27% è donna. Proporzioni simili si riscontrano anche nel campo avverso: il 70% dei votanti “No” è uomo e il 30% è donna.

Blogmeter ha analizzato anche i leader politici che generano più interazioni da un lato e dall’altro della contesa elettorale.

Per il “No” sono Matteo Salvini e Alessandro Di Battista, che producono molti post sul tema referendario. Mentre le interazioni a favore sono stimolate soprattutto dalla pagina Facebook del Comitato per il Sì e da quella del premier Renzi.

Qualche sorpresa arriva dall’analisi dei contenuti più virali in Rete. Tra i video più visti al primo posto c’è quello del deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial (https://www.facebook.com/673589539324977/posts/1458363480847575#324492902) con oltre 1,3 milioni di visualizzazioni.

Segue l’appello di Silvio Berlusconi con oltre 900.000 visualizzazioni (https://www.facebook.com/116716651695782/posts/1319603428073759#1132646808) entrambi ospitati su Facebook.

Su YouTube, territorio dei più giovani, spopola il video “Il referendum costituzionale riassunto e spiegato semplicemente” dello “youtuber” Alessandro Masala (disponibile a questo link), che ha generato oltre 300.000 visualizzazioni. Una dimostrazione di come le persone sentano il bisogno di spiegazioni chiare prima di recarsi alle urne per il referendum.

«Al momento emerge una minore efficacia della comunicazione sostenuta dai promotori del referendum, mentre al contrario va rilevata una maggiore mobilitazione di coloro che sono contro la riforma costituzionale. La situazione è naturalmente in evoluzione. Sarà interessante fotografare cosa cambierà nelle prossime settimane» afferma Vincenzo Cosenza, senior strategist di Blogmeter.