Rimborsi Banca Etruria, ecco le prime liquidazioni


Il Codacons attacca: «Presa in giro per i risparmiatori»

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, all'attacco sui rimborsi ai risparmiatori
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, all’attacco sui rimborsi ai risparmiatori

ROMA – «Una elemosina del Governo Renzi, che determinerà rimborsi parziali e solo per pochi». Lo afferma il Codacons, commentando i primi 20 rimborsi in favore di risparmiatori che hanno visto azzerate le obbligazioni subordinate a causa del salvataggio delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti.

«Si tratta di una vera e propria discriminazione e di una presa in giro per i risparmiatori » afferma il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi.

«I rimborsi saranno infatti parziali, pari all’80% degli investimenti, e potranno beneficiarne in pochi, ossia solo coloro che hanno reddito o patrimonio immobiliare basso. Una palese discriminazione perché, a fronte di un danno identico per tutti, solo alcuni potranno ottenere un ristoro, e per giunta nemmeno integrale» aggiunge Rienzi.

Si stima che solo 4000 “fortunati” beneficeranno del rimborso, a fronte di 12.500 piccoli risparmiatori coinvolti nello scandalo delle 4 banche.

Per tale motivo il Codacons invita i piccoli investitori che hanno visto azzerato il valore delle obbligazioni subordinate ad aderire all’azione risarcitoria avviata dall’associazione e pubblicata sul sito www.codacons.it.

Il provvedimento che ha dato il via agli indennizi è stato pubblicato pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale.

Sulle barricate anche l’Adusbef, che parla di rimborsi «beffardi sbandierati ai risparmiatori espropriati da Bankitalia e dallo Stato, a 10 mesi di distanza dal decreto “salva banche” del novembre 2015, che anticipando il bail-in, azzerò i sudati risparmi di 130.000 famiglie».

«I criteri capestro fissati dal Governo, restringeranno la platea dei correntisti, indotti dai cattivi consigli delle banche a vendere i Btp per acquistare bond subordinati, a circa 4.000 famiglie, che potranno riavere l’80% dei loro investimenti azzerati dopo il salvataggio delle 4 banche» aggiunge l’Adusbef.

«Mentre i piccoli risparmiatori beffati continueranno le proteste, gli stipendi dei manager delle banche italiane, nonostante le difficoltà ed i crac delle venete, sono cresciuti tra il 2014 e il 2015 – conclude l’associazione -. Inaccettabile che vengano pagati fior di milioni di euro e ricche buone uscite a manager bancari che invece di creare valore lo distruggono. Delittuoso pagare banchieri responsabili dei dissesti a danno dei risparmiatori».