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Parigi, arrestato 15enne sospettato di terrorismo

Le proposte della Commissione parlamentare europea sul terrorismo: migliore cooperazione tra i servizi di intelligence nazionali, lotta alla radicalizzazione, tracciamento dei finanziamenti a predicatori dell’odio e aiuti alle vittime

Le teste di cuoio del RAID

Il giovane era sconosciuto ai servizi di intelligence: sarebbe stato pronto a colpire

A Parigi resta alta l’allerta terrorismo

ROMA – Era pronto a compiere un attentato a Parigi il 15enne arrestato stamani all’alba dai reparti speciali della polizia e dalle teste di cuoio del RAID nel XX° arrondissement della capitale francese.

Il giovane liceale, sconosciuto ai servizi di intelligence, sarebbe stato pronto a colpire nel cuore di Parigi con armi bianche secondo quanto riportano i media francesi.

Il 15enne è sospettato di legami con Rachid Kassim, un jihadista che guiderebbe attentati in Francia dalle zone siriane sotto il controllo dello Stato islamico. Kassim ha raggiunto il Paese mediorientale nel 2012 con la sua famiglia e da quel momento di lui si sono perse le tracce.

Quello di oggi è il terzo arresto di un adolescente sospettato di legami con il terrorismo avvenuto in pochi giorni. Sabato era finito in manette un giovane rintracciato nel XII° arrondissement.

Giovedì scorso, dopo essere stato intercettato su Telegram, la polizia aveva arrestato invece un 15 enne a Rueil-Malmaison, cittadina nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine. Secondo quanto ricostruito dall’anti terrorismo francese, anche lui sarebbe stato in contatto sul social network con Kassim.

Secondo BFMTV, avrebbe avuto anche legami con Adel Kermiche, uno degli attentatori che aveva ucciso Jacques Hamel, il parroco di Saint-Etienne-du-Rouvray, durante l’attacco alla chiesa della cittadina francese.

Intanto Al Qaida ha minacciato la Francia di vendicarsi dopo l’arresto di tre giovani donne sospettate di legami con il terrorismo. Le tre ragazze secondo gli investigatori francesi sarebbero legate al caso delle bombole di gas ritrovate in un’auto senza targa a pochi passi da Notre Dame e dal più grande commissariato della capitale francese.

A riportarlo è il giornalista Wassim Nasr, secondo il quale su “Inspire” Al Qaida ha lanciato un appello ai jihadisti a compiere attentati in Francia come vendetta per gli arresti.

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