“Divin Bestiario”, una mostra da non perdere a Firenze


Al Caffè delle Giubbe Rosse fino al 30 luglio le sculture che omaggiano Dante

Una delle 26 sculture in terracotta in mostra al Caffè della Giubbe Rosse di Firenze
Una delle 26 sculture in terracotta in mostra al Caffè della Giubbe Rosse di Firenze

A ospitare per la prima volta a Firenze il ”Divin Bestiario. Figure del fantastico animale e dell’immaginario nella Divina Commedia”, mostra di scultura e relativo libro d’autore dello scultore romagnolo Mario Zanoni con versi della poetessa di Assisi, Francesca Tuscano, ispirati alle figure dantesche, saranno fino al 30 luglio gli spazi dello storico Gran Caffè Giubbe Rosse di Firenze, meta di incontro di noti personaggi del mondo dell’arte e della cultura, fin dai tempi dei Futuristi, che qui avevano stabilito il loro quartier generale.

La rassegna ha preso il via domenica scorsa e la mostra (visitabile gratuitamente negli orari di apertura del locale) delle opere di Zanoni rientra in un più ampio progetto work in progress e itinerante, ideato per valorizzare e diffondere, attraverso l’organizzazione di momenti espositivi e divulgativi, la cultura dantesca e i contenuti della Divina Commedia.

Tale progetto ha visto la sua prima fase di realizzazione, tra l’altro di grande successo, a luglio dello scorso anno, quando, nell’incantevole cornice della Rocca medievale di Bagnara di Romagna, si è tenuto, in occasione del 750° anniversario delle nascita di Dante Alighieri, un evento con mostre, spettacoli lirici, performance poetiche e importanti momenti eno-gastronomici a tema.

Clou di tutta l’iniziativa, anche in quel caso, è stata la mostra “DivinBestiario. Figure del fantastico animale e dell’immaginario nella Divina Commedia”, una serie di 26 sculture in terracotta, di forte suggestione poetica e impatto espressivo, oltre che di consistente spessore artistico e contenuto culturale, realizzate per l’occasione dallo scultore Mario Zanoni.

Tale collezione, rappresenta, a oggi, un unicum nel panorama artistico contemporaneo nell’ambito della scultura. Da questi lavori sono nate, a dicembre 2015, delle sculture più piccole, quasi dei gioielli, in bronzo, ceramica, argento, fatte da Zanoni e anch’esse appartenenti alla serie del “Divin Bestiario”.

«Per quanto orgogliosi di ospitare i suoi resti e celebrare la sua memoria, noi romagnoli mai dimenticammo quanto il “Sommo poeta” fosse legato alle sue radici fiorentine – afferma l’artista romagnola -. Porto alla sua città la mia modesta opera concepita ed ispirata al suo immaginario mondo simbolico a cui ho dato corpo interpretando brani della Commedia nella ricerca di quel valore supremo che trascende spiriti ora umani ora bestiali che, al cospetto del Creatore, rivelano la loro più autentica e profonda natura».

Marilena Spataro