“In apnea” è il nuovo singolo dei Disorient Express e rappresenta il primo tassello del prossimo EP dal titolo “Aspettando il sole”
“In apnea” è il nuovo singolo dei Disorient Express e rappresenta il primo tassello del prossimo EP dal titolo “Aspettando il sole”. Il brano, in tutti gli store digitali, si muove in un ambiente sonoro sospeso, rarefatto, quasi privo d’ossigeno, in cui prende forma la metafora centrale della canzone: il mare come specchio delle nostre esistenze. Qui si raccontano quei momenti in cui ci si ritrova in affanno con la vita, quando il buio ci attraversa e si finisce sul fondo, trattenendo il fiato mentre si affrontano paure, ferite e pesi interiori.
“La narrazione scivola in profondità, mostrando come le “pesanti zavorre”, generate dalla tossicità che assorbiamo ogni giorno, possano essere lentamente sganciate. Ed è proprio in questo gesto simbolico – dicono i Disorient Express – che il brano trova la sua catarsi: con un respiro lento e misurato si risale verso la superficie, verso la luce, verso un nuovo senso dell’esistenza. “In apnea” è dunque un inno alla resistenza silenziosa, al momento in cui la vita torna a pulsare, quando finalmente ricomincia il respiro”.
“In apnea” nasce da un testo di Fabrizio Schepis, che firma anche la voce del brano. La musica è composta da Fabrizio Schepis, Giuseppe Lisa e Piero Lamancusa. Alle chitarre e ai cori c’è Giuseppe Lisa, mentre il basso è affidato a Piero Lamancusa. Giandomenico Mazzeo cura batteria e cori. Le registrazioni e il mix sono a cura di Tindaro Raffaele, mentre il mastering è firmato da Alessandro Ciuffetti presso Naive Studio.
I Disorient Express sono una band cantautorale della costa tirrenica della Sicilia orientale, dove il post-folk assume una forma collettiva e profondamente emotiva. Il loro nome è una dichiarazione d’intenti: un treno in corsa, disorientato, sempre pronto alla scoperta e all’esplorazione. Non esistono fermate prestabilite, perché la meta è il viaggio stesso. Le loro canzoni sono una fotografia multiprospettica tra luce e tenebra, un equilibrio tra introspezione e dissacrazione. La band è relazione, ascolto empatico e pratica del disorientamento come strumento creativo e umano. Un invito a salire a bordo, a perdersi e a ritrovarsi seguendo la bussola dell’abbandono consapevole.

