Goodbye Marco firma una riflessione cruda sul mondo moderno e su ciò che non vogliamo più vedere
Il concept del brano nasce come una riflessione lucida e amara sulla società contemporanea, dove le dinamiche sociali sembrano aver perso umanità, autenticità e capacità di condivisione.
“PRIMA” racconta, senza retorica ma con una malinconia consapevole, il contrasto tra un passato fatto di gesti semplici e sinceri e un presente dominato da superficialità, filtri e velocità. Non un inno nostalgico, ma una critica attuale, necessaria: un invito a riconoscere ciò che abbiamo smarrito lungo il percorso.
Le atmosfere sonore del singolo alternano delicatezza e determinazione, con una produzione firmata da Haru che sostiene un racconto emotivo e diretto.
Goodbye Marco costruisce un dialogo intimo con l’ascoltatore, evocando momenti genuini del “prima” per far emergere, per contrasto, la fragilità delle relazioni e dei valori del presente.
Il risultato è un brano che tocca corde profonde, offrendo uno sguardo disincantato su una quotidianità che sembra peggiorare, ma che può ancora essere compresa e ribaltata attraverso la consapevolezza.
“PRIMA” non parla solo di musica, ma dell’ambiente culturale in cui essa vive. L’artista denuncia sottilmente come anche l’industria musicale rispecchi la stessa perdita di verità che caratterizza la società: contenuti divorati in fretta, emozioni di plastica, memorie che durano un attimo.
Attraverso versi taglienti e immagini nostalgiche, Goodbye Marco sfida l’ascoltatore a fermarsi, per ritrovare quel senso di realtà che oggi sembra sfilacciarsi.
Con “PRIMA”, Goodbye Marco aggiunge un nuovo tassello al suo percorso artistico, confermandosi una voce capace di raccontare il presente con sincerità, profondità e coraggio.
Un singolo che parla a chi si sente schiacciato dalla frenesia del mondo moderno e avverte il bisogno urgente di recuperare autenticità. “PRIMA” osserva il passato non per rifugiarsi in esso, ma per ricordarci da dove veniamo e quanto ancora possiamo salvare.

