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Sydney commemora le vittime della sparatoria di Bondi Beach

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A Sydney la giornata di commemorazione per le vittime di Bondi Beach. Le immagini della toccante veglia organizzata dai bagnini di salvataggio australiani, tra i primi soccorritori delle vittime dell’attacco terroristico

L’Australia piange e rende omaggio alle vittime dell’attacco terroristico a Bondi Beach. Nell’attentato terroristico avvenuto lo scorso 14 dicembre nella spiaggia più famosa di Sydney, in Australia, durante una celebrazione dell’Hanukkah, hanno perso la vita 16 persone, ventinove sono stati i feriti, tra cui due agenti. Per onorare la memoria delle vittime, spiega Abc News Australia, si terrà oggi, domenica 21 dicembre, una giornata nazionale di commemorazione e la polizia sarà presente nella zona in cui si terrà la veglia programmata.

LA VEGLIA IN RIVA AL MARE DEI BAGNINI DI SALVATAGGIO

Le celebrazioni di oggi sono state precedute ieri da una toccante iniziativa organizzata dai bagnini di salvataggio di Sydney che si sono radunati sulla spiaggia di Bondi dove molti di loro una settimana prima sono intervenuti nei tragici momenti della strage per salvare vite umane, e questa volta non dai rischi di annegamento o dagli attacchi di squali. Centinaia di guardiaspiaggia in fila sulla riva dell’oceano sono rimasti in silenzio a fare la sentinella per tre minuti, un gesto ripetuto dai colleghi in tutto il Paese, in onore delle vittime della sparatoria.

TRA I PRIMI A DARE SOCCORSO ALLE VITTIME, ANCHE A PIEDI NUDI

Come ricordano le emittenti australiane, i bagnini di Bondi, presenti sul lido nel giorno dell’attacco terroristico, “si sono ritrovati catapultati in operazioni di salvataggio che hanno superato ogni loro peggiore incubo”, durante l’attacco terroristico di Bondi. Sono stati infatti tra i primi ad offrire assistenza alle persone minacciate e colpite dalle armi da fuoco. “Sono accorsi sul posto con kit di pronto soccorso e, in alcuni casi, a piedi nudi”, raccontano a Sky News Australia. In alcuni casi sono riusciti a mettere in salvo le persone sotto attacco e a farle rifugiare nelle case vicine.

Infine, il Dipartimento della Salute del Nuovo Galles del Sud ha confermato che 13 delle persone rimaste ferite nell’attacco di domenica sono ancora ricoverate in ospedale. Quattro di loro sono in condizioni critiche ma stabili.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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