OPS! 2026: dal 27 dicembre al 6 gennaio torna all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone la rassegna dedicata al circo contemporaneo di Circo El Grito
Nouveau cirque, teatro di narrazione, danza e musica dal vivo: torna anche quest’anno OPS! 2026, la rassegna dedicata al circo contemporaneo che dal 27 dicembre al 6 gennaio animerà l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Un appuntamento aperto a spettatori di tutte le età, pensato per condividere la forza del gesto, l’equilibrio dell’emozione e la libertà dell’immaginazione.
Il pubblico sarà invitato a lasciarsi sorprendere da un ricco programma che attraversa le molte forme del circo d’autore. Tra acrobazie e poesia, equilibrio e ironia, il programma accoglie compagnie nazionali e internazionali, protagoniste di un viaggio che attraversa linguaggi capaci di parlare al cuore e ai sensi.
Presentata da Fondazione Musica per Roma e dal SIC – Stabile di Innovazione Circense/Circo El Grito, OPS! invita a guardare il mondo con stupore, a lasciarsi sorprendere dall’arte del rischio, dalla creatività, dall’esplorazione artistica e dall’umanità del circo contemporaneo, una delle forme più vive e universali del teatro di oggi.
«La nuova edizione di Ops! nasce dal desiderio di portare speranza, leggerezza e libertà, creando spazi in cui respirare insieme e aprirsi a nuove possibilità d’incontro» spiega Fabiana Ruiz Díaz, artista multidisciplinare di origine uruguayana, tra le pioniere del Nouveau Cirque in Italia, cofondatrice di Circo El Grito e dello Stabile di Innovazione Circense SIC e direttrice artistica di questa edizione: «Gli spettacoli che compongono il cartellone» aggiunge «sanno attraversare la realtà e restituirne vibrazioni e domande con grazia e virtuosismi. Un invito a credere, a divertirsi, a guardare la vita da prospettive inattese».
L’apertura della rassegna è affidata il 27, 28 e 29 dicembre nel Teatro Studio Borgna a Tombolà. Tombola circense, produzione originale di Circo El Grito diretta da Giacomo Costantini: una tombola musicale e circense con premi in biglietti per gli spettacoli della stagione. A tenere il pubblico col fiato sospeso non è solo il premio per l’ambo o la cinquina, ma anche i virtuosismi di giocolieri, maghi e suonatori di strumenti mai visti.
Il 30 dicembre, sempre al Teatro Studio Borgna, il geniale Bustric presenta Il Circo delle Pulci, spettacolo che intreccia illusionismo, mimo e comicità in un piccolo universo di meraviglie dove il minuscolo diventa grande e la fantasia non conosce limiti.
Il nuovo anno si apre il 2 e 3 gennaio nella Sala Petrassi con BELLO!, diretto da Francesco Sgrò e prodotto da Cordata F.O.R e Fabbrica C in collaborazione con la FLIC Scuola di Circo. Sei artisti e un attore danno vita a una performance corale che celebra la meraviglia e la ricerca di un’estetica che mette l’etica al centro.
Nelle stesse date, al Teatro Studio, la Compagnia UnterWasser porta in scena OUT, fiaba visuale e poetica che unisce teatro di figura, pupazzi, ombre e musica per raccontare un viaggio di formazione e libertà, vincitrice dell’Eolo Award come miglior spettacolo di Teatro di Figura.
Il 4 gennaio la Sala Petrassi ospita 2984 di Alessandro Maida, racconto visionario ambientato in un mondo post-apocalittico dove un essere umano sopravvive in simbiosi con pietre e sabbia, fondendo danza, manipolazione e narrazione in una riflessione poetica sulla fine del mondo.
Parallelamente, il 4 e 5 gennaio, al Teatro Studio, Debora Mancini e Daniele Longo propongono due appuntamenti dedicati alle famiglie: Un pianoforte come il cielo, concerto partecipativo per bambini da 0 a 3 anni, e Jazzole. Storie e coccole in chiave jazz, viaggio musicale tra parole, filastrocche e improvvisazione jazz per bambini dai cinque anni in su.
Il 5 e 6 gennaio la Sala Petrassi accoglie la compagnia belga Okidok con In Petto, spettacolo di clown musicale che mescola comicità, poesia e tenerezza in un mondo sospeso tra un carretto in bilico e una nuvola su ruote.
A chiudere la rassegna, il 6 gennaio al Teatro Studio, è il Collettivo Flaan con Theseus, storia ambientata nello spazio in cui tre astronauti intrappolati in un loop temporale affrontano tempo, solitudine e amicizia attraverso il linguaggio evocativo del circo contemporaneo.

