Dopo gli incontri in alcune scuole, scoppia ‘il caso Albanese’. Valditara fa partire le ispezioni e afferma: “Chi parla di censura non ha ben chiaro il rispetto delle regole democratiche”
“La gravità dei fatti segnalati dagli organi di stampa ha imposto l’avvio delle necessarie verifiche ispettive del Ministero al fine di accertare se, nel corso delle iniziative in argomento, siano state effettivamente espresse posizioni di natura politica o ideologica incompatibili con una corretta funzione educativa. Secondo tali segnalazioni ci sarebbero state, infatti, accuse rivolte al Governo, definito fascista, sempre stando alle dichiarazioni di stampa, ritenuto complice di genocidio, e sarebbero stati addirittura rivolti inviti agli studenti a occupare le scuole. Qualora tali affermazioni risultassero confermate, esse sarebbero oggettivamente incompatibili con una didattica orientata alla formazione dello spirito critico e dell’autonoma capacità di giudizio degli studenti”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, rispondendo all’interrogazione alla Camera sulle ulteriori iniziative in relazione a incontri presso istituti scolastici che hanno visto la partecipazione della dottoressa Francesca Albanese (Bignami – FDI).
“Le verifiche ispettive del Ministero- ha spiegato Valditara- dovranno accertare, innanzitutto, il rispetto delle procedure organizzative che regolano la partecipazione di soggetti esterni nelle attività formative delle scuole perché anche questo rispettare le regole è un principio fondamentale per la scuola costituzionale. Il timore è, infatti, che non vi sarebbe stata un’adeguata informazione preventiva sull’iniziativa in parola da parte degli organizzatori. Gli esiti delle verifiche saranno esaminati dagli Uffici scolastici regionali, cui spetta, per legge, sulla base delle relazioni ispettive e nel rispetto appunto delle norme vigenti, l’eventuale avvio dei procedimenti di competenza. Il mio compito è vigilare affinché le regole siano rispettate con rigore e imparzialità, a presidio dei valori costituzionali della scuola e a tutela esclusiva degli studenti. Chi parla di censura evidentemente non ha ben chiaro il significato della scuola costituzionale né del rispetto delle regole democratiche”.
Secondo Valditara “la scuola, in quanto istituzione democratica e costituzionale, deve garantire il pluralismo delle idee e respingere ogni forma di propaganda e di indottrinamento. Essa è il luogo in cui si impara a comprendere la complessità dei fatti, a confrontare posizioni diverse e a costruire un pensiero critico libero da condizionamenti esterni. In coerenza con questa impostazione, lo scorso novembre ho emanato una circolare indirizzata a tutte le istituzioni scolastiche, richiamandole, nell’ambito della loro autonomia, al pieno rispetto dei principi del pluralismo e della libertà di opinione, favorendo il dialogo costruttivo. La circolare, ispirata ai principi della scuola costituzionale, precisa che l’organizzazione di manifestazioni ed eventi su temi di rilevante interesse politico e sociale deve prevedere la presenza di ospiti ed esperti di comprovata competenza e autorevolezza, assicurando il libero confronto tra posizioni diverse. Gli incontri e i dialoghi con personalità esterne alla scuola- conclude il ministro- costituiscono un’occasione irrinunciabile di crescita per i nostri studenti, ma solo se sono improntati ai valori fondamentali del dibattito democratico e della libertà di espressione, e se puntano ad un reale approfondimento della complessità dei fatti, rifuggendo dalla logica della contrapposizione ideologica e delle facili semplificazioni”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

