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Tony Pitony a giugno 2026 all’Anfiteatro delle Cascine

VIS Live Music Festival

Tony Pitony esplora e sovverte gli stereotipi legati alla sessualità, all’identità di genere e alla narrazione storica, affermandosi come un artista gender fluid che privilegia l’ispirazione autentica rispetto alle logiche di mercato

Tony Pitony è un artista concettuale nato in una città sconosciuta della Sicilia. La sua ricerca creativa si muove lungo un filo conduttore che unisce influenze apparentemente distanti: la sensibilità visionaria degli anni ’60, le sonorità della musica elettronica, l’espressività teatrale e l’irriverenza del trash, fino a convergere in un’estetica che esplora il fetish e l’antiproibizionismo.

La sua espressione artistica si colloca al confine tra musica e performance, rifiutando qualsiasi etichetta di genere e superando le tradizionali categorizzazioni. Attraverso il suo lavoro, Tony Pitony esplora e sovverte gli stereotipi legati alla sessualità, all’identità di genere e alla narrazione storica, affermandosi come un artista gender fluid che privilegia l’ispirazione autentica rispetto alle logiche di mercato.

Con un linguaggio ironico e provocatorio, ma sempre consapevole, Tony Pitony propone un’estetica originale e una visione che sfida i confini tradizionali della musica e della performance.

Tony Pitony è un artista che fonde ironia, sperimentazione e una profonda consapevolezza di sé in ogni sua opera. Il suo stile è diretto, imprevedibile e spesso dissacrante: una voce che gioca con i cliché per smontarli, una presenza scenica che rifiuta il ruolo dell’artista intoccabile. Anzi, Tony non esalta le classiche virtù d’ispirazione grecista ma eleva allo stato di Dio i “difetti” o i considerati tali, collocandosi in perenne opposizione alla dicotomia buono-cattivo. Tony gioca a carte scoperte nonostante la maschera e riesce con un’abilità unica ad interpretare il disagio quotidiano ed elevarlo ad arte, come i mostri sacri del cantautorato italiano di cui Tony rappresenta un erede distopico.

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