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Minosse è il nuovo album di inediti di Manuel Santini

musica

Manuel Santini svela “Minosse”: tra pop d’autore e abissi emozionali, il nuovo album di inediti è finalmente disponibile

Manuel Santini torna con un’opera matura e complessa. Dopo il successo del singolo-manifesto “Il sarto di Gaza” (pubblicato lo scorso 10 ottobre), arriva finalmente “Minosse”, il nuovo album di inediti che segna una decisa evoluzione sonora e tematica per il cantautore.

Composto da dodici tracce, “Minosse” è un viaggio nei contrasti dell’animo umano, dove il Pop d’Autore si impone come linguaggio principale, lasciando in disparte le influenze Jazz dei progetti precedenti, pur mantenendo una profondità testuale e una ricercatezza armonica inconfondibili.

 L’Iconografia di un inferno interiore

L’impatto visivo è immediato: la copertina di “Minosse” raffigura l’artista con gli occhi infuocati, un’immagine potente che suggerisce una doppia lettura. Che siano le fiamme dell’Inferno a riflettersi negli occhi di Santini o che l’Inferno stesso sia un paesaggio interiore, l’iconografia prepara l’ascoltatore a immergersi in una narrazione intensa e stratificata.

Una tracklist che oscilla tra ombre e ritmi dance

L’album si apre con una scelta audace: “Hover”, un brano d’atmosfera quasi cinematografica. Con i suoi fruscii, percussioni cupe e un testo minimale, funge da invito enigmatico a inoltrarsi nei “gironi” tematici del disco, evocando a tratti le suggestioni malinconiche di brani cult come “Mad World”.

Questa tensione iniziale viene subito spezzata dal ritmo quasi Dance di “Caro Natale”. Il brano, che sfoggia le molteplici vocalità di Santini (dai bassi al falsetto), è una dissacrante e divertente “non-canzone natalizia” che reinventa l’icona di Babbo Natale in chiave ironica e disillusa.

Temi caldi: mitologia, amore clandestino e fratellanza

Il brano eponimo, “Mitologia”, è destinato a diventare uno dei momenti di spicco dell’album, grazie a un ritornello immediato e contagioso che rimane in testa. Il testo introduce uno dei temi ricorrenti del disco: le relazioni ambigue e clandestine, suggerite da versi carichi di malizia e abbandono.

A fare da contraltare emotivo e politico è “Il sarto di Gaza”, già noto al pubblico. Un brano che affonda le radici nella migliore tradizione cantautoriale, ricco di riferimenti letterari, in cui la figura del sarto diventa un inno universale alla fratellanza: “non mi importa se importano dalla Turchia la seta per le mie kippah”.

Duetti, dialetto e collaborazioni d’eccellenza

“Minosse” si arricchisce di prestigiose collaborazioni:

Il disco include anche una cover di Piero Ciampi“L’amore è tutto qui”, riproposta da Santini in una struggente e essenziale versione acustica, solo voce e chitarra.

Musica per l’amicizia e il sociale

Il tema dell’amicizia è al centro di “Le cose importanti”, un brano che avrà una vita anche al di fuori dell’album. Verrà infatti pubblicato come singolo digitale in un’edizione speciale, in collaborazione con l’associazione “L’Artefice Viola” di Viareggio, con l’obiettivo di raccogliere fondi per il reparto di Oncologia dell’Ospedale di Pisa, in memoria di Viola Barghetti.

L’album si chiude in bellezza e intimità con “Bardolino”, un pezzo voce e chitarra di estrema delicatezza che esplora l’amore dell’artista per il Lago di Garda, un luogo di promesse e ritorni: “lo spicchio di un’arancia e l’acqua anche più blu lo sanno che ritorno per non partire più”.

“Minosse” è un disco che invita all’ascolto stratificato, confermando Manuel Santini come una delle voci più interessanti e complesse del panorama pop-cantautorale contemporaneo.

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