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Rossella nelle radio e online con “Supernove”

rossella foto cantante

Arriva anche in rotazione radiofonica “SUPERNOVE”, il nuovo singolo di ROSSELLA, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming

SUPERNOVE” è un brano racconta la trasformazione luminosa che può nascere dalla fine di una storia.

La canzone utilizza il collasso delle Supernove come potente metafora: proprio come queste stelle, che nel momento della loro esplosione raggiungono la massima brillantezza e continuano a risplendere a lungo, anche le relazioni terminate lasciano una scia emotiva duratura. In questo contesto, le stelle simboleggiano un amore che sopravvive nel ricordo e nella consapevolezza acquisita.

Il testo affronta il tema dell’accettazione del dolore e della rinascita, rivelando quanto spesso accettiamo l’amore che crediamo di meritare e quanto il non detto possa essere devastante (“quello che mi resta / è un diluvio/ di parole che ho ingoiato / fino a perdere l’amore per me stessa”). “SUPERNOVE” attraversa la paura di essere dimenticati, il bisogno di restare in mezzo a ciò che fa male per comprenderlo e superarlo, e la consapevolezza che ricordare è il modo in cui le emozioni sopravvivono al tempo e alle distanze.

Il brano, il primo scritto dalla cantautrice, conserva l’urgenza pura del suo esordio creativo e si sviluppa attraverso uno storytelling diviso in due parti. Nella prima, ROSSELLA racconta la propria vulnerabilità e la sua infanzia ribelle, descrivendo il coinvolgimento totale nell’amore. Nella seconda, l’artista analizza l’altra persona e la sua incapacità di sostenere il legame. Emerge l’illusione per cui ciò che non si vive racchiuda sempre più potenza di ciò che sperimentiamo realmente (“è la rosa che non cogli la più bella delle storie”) e la consapevolezza che “la vita non regala se non scegli di rischiare”.

Prodotto da Davide Tagliapietra, “SUPERNOVE” è caratterizzato da un sound pop-rock melodico con atmosfere dark ed esplosive, dove la chitarra elettrica è protagonista. La struttura emotiva cresce da un inizio intimo fino a un ritornello potente, che rende musicalmente l’idea di rompersi per tornare a brillare, enfatizzata dalla voce graffiante e intensa di ROSSELLA.

Commenta l’artista sul nuovo singolo: “‘SUPERNOVE’ è nata dalla necessità di distinguere il vero amore da ciò che ci ferisce. Ho pensato alle Supernove, alla loro esplosione di luce nel momento della fine, e l’ho trovato un simbolo fortissimo e molto poetico, perfettamente adatto a rappresentare quella trasformazione luminosa che può nascere dal buio. Questa canzone è stata per me una seduta di psicanalisi. Ho voluto raccontare due visioni, la mia e quella dell’altro, perché ho capito che spesso chi scappa non lo fa per mancanza di sentimenti, ma perché non riesce a reggere il proprio riflesso nello sguardo dell’altro. Per questo, se un amore non ti fa volere più bene a te stessa/te stesso, non è amore. ‘SUPERNOVE’ è in assoluto il primo brano che ho scritto. Mi sorprende come in uno dei momenti più bui della mia vita si sia concretizzata la mia scrittura cantautorale, che in realtà esprime la mia parte più luminosa. È stato un onore lavorare con Davide Tagliapietra, uno dei produttori e chitarristi più forti del panorama musicale italiano. Grazie a questa collaborazione abbiamo sperimentato un sound che rispecchia la mia identità artistica, coniugando le chitarre elettriche all’apertura melodica tipica dei miei brani. Mi emoziona pensare che nel mio pezzo abbiano suonato musicisti che stimo tantissimo, come Davide Tagliapietra (chitarre e basso), Wil Medini (pianoforte e tastiere) e Ivano Zanotti (batteria). L’assolo di chitarra elettrica e il mandolino sullo special mi fanno impazzire!”

Il videoclip di “Supernove” con la regia di Marcella Huber, traduce in immagini l’alternanza tra buio e luminosità che attraversa tutto il brano. Grazie alla scelta di girare in bianco e nero e a un linguaggio visivo simbolico e cinematografico, le scene raccontano ciò che resta dopo una perdita e il momento esatto in cui si sceglie di lasciare andare e accettare ciò che è stato. Il videoclip alterna momenti di playback al racconto di una storia di presa di coscienza e rinascita dopo essere passati attraverso il dolore. L’acqua è metafora delle emozioni, dentro le quali risulta necessario immergersi totalmente per poi riemergere rinnovati e finalmente in grado di lasciar scivolare via il passato.

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