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Achille Costacurta si confessa a Verissimo: “Non ho più fatto uso di sostanze”

achille costacurta

Achille Costacurta ospite di Silvia Toffanin a Verissimo: “Non ho più fatto uso di sostanze. Prendo un farmaco per l’ADHD”

“In Svizzera mi hanno spiegato che volevo curare i miei traumi con la droga e mi hanno aiutato a trovare una soluzione, sono stati gli unici. Oggi prendo un farmaco per l’ADHD. Non ho più fatto uso di sostanze”. Achille Costacurta, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, ha ripercorso la sua storia personale, un cammino segnato da cadute dolorose ma anche da una lenta e profonda rinascita.

Fin da bambino, il figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari, racconta che ha manifestato difficoltà comportamentali a scuola. “Mi ribellavo ogni volta che percepivo un’ingiustizia”, spiega. Il primo vero campanello d’allarme arrivò quando non venne ammesso all’esame di terza media nonostante i buoni voti: un provvedimento legato esclusivamente alla condotta. Negli anni successivi Achille cambiò più volte istituto e, all’inizio del liceo, cominciò ad avvicinarsi alle sostanze: “Ho iniziato con le canne, poi ho continuato fino ai 19 anni“. Oggi di anni ne ha 21.

La sua spirale discendente lo portò in un istituto penale minorile, dove trascorse un anno e sette mesi. “Mi trovarono un coltello e un manganello nell’armadietto e scattò la denuncia” racconta. Proprio in quel contesto raggiunse il punto più buio della sua vita: un tentativo di suicidio, dopo aver ingerito diverse boccette di metadone, che lo portò al coma.

Nel ricordare i genitori, Achille sottolinea il loro sostegno costante: “Sono sempre stati affettuosi. Da piccolo giocavano con me, e durante il periodo in comunità mia madre mi scriveva ogni giorno, riempiendo interi quaderni”. Il suo percorso di rinascita ha preso forma dopo un viaggio in Colombia, durante il quale l’abuso di sostanze era peggiorato. Al rientro, decise di intraprendere un percorso terapeutico in una clinica svizzera. Lì arrivò finalmente una diagnosi chiave: ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività: “Mi hanno fatto capire che stavo tentando di curare i miei traumi con la droga. Sono stati gli unici a darmi un aiuto concreto”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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