Cloudflare down, tanti i servizi colpiti: da strumenti di grafica e design, a piattaforme di monitoraggio, fino a servizi di streaming, social network e siti istituzionali
Nelle prime ore della mattina di oggi, 5 dicembre, utenti da tutto il mondo hanno segnalato gravi difficoltà di accesso a numerosi siti e applicazioni online: la causa è un nuovo blackout della rete di Cloudflare, uno dei principali fornitori di infrastruttura per il web. Molte piattaforme, applicazioni e siti web che si affidano a Cloudflare (tra cui LinkedIn, Canva e Downdetector) hanno iniziato a restituire errori ( “500 Internal Server Error” o “Bad Gateway”), risultando temporaneamente irraggiungibili o instabili. Tra i servizi colpiti ci sono portali di diversa natura: da strumenti di grafica e design, a piattaforme di monitoraggio, fino a servizi di streaming, social network e siti istituzionali o di e-commerce.
L’azienda è intervenuta subito, riconoscendo i disservizi sulla propria pagina di stato e spiegando di essere al lavoro per identificarne rapidamente la causa e porvi rimedio. Nel giro di circa un’ora, Cloudflare ha avviato le procedure di mitigazione e la situazione ha iniziato a normalizzarsi: numerosi malfunzionamenti sono stati risolti e molti dei siti inizialmente irraggiungibili sono tornati operativi.
Non è la prima volta che Cloudflare subisce un blackout: già lo scorso 18 novembre un’interruzione globale aveva lasciato offline, per ore, molte app e siti molto popolari, tra cui ChatGPT, X, Canva. Quel blackout durò oltre cinque ore e in seguito si estese il tempo di monitoraggio prima della piena normalizzazione.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

