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Fuori “Pasta e Mandolino” di Mr Dailom

musica

Estratto da “Latin Blanco”, l’ultimo album di Mr Dailom, e bonus track dello stesso, arriva in radio il nuovo singolo “Pasta e Mandolino”

Un brano che nasce dalla collaborazione con Max Calò e differisce dalla produzione curata da Eggwyte: segna, infatti, un ponte tra la nuova svolta artistica di Dailom, legata a sonorità latine, e i precedenti album più vicini al contesto rap/trap.

 “Pasta e mandolino” chiude il progetto “Latin Blanco”, con un richiamo e una citazione al trascorso artistico di Dailom, ma esprimendo, al contempo, probabili nuove traiettorie per i prossimi lavori.

Si tratta, infatti, di un brano dalle sonorità Rap/Trap, con una struttura caratterizzata da ritmica Trap alternata dalle classiche 808, struttura ideale per un flow deciso e prorompente. L’arrangiamento è studiato per accentuare il carattere “italiano” del brano, attraverso l’inserimento di mandolini e archi, un tocco classico che rimanda a brani folk e a ballad storiche come “L’Italiano” di Toto Cutugno, la cui citazione peraltro è particolarmente efficace in un contesto che vuole celebrare e ricordare il valore della cultura italiana, dal punto di vista artistico, ma anche per tutti i settori produttivi quali moda, cibo, stile e tendenze, sempre eleganti e raffinate.

 Il testo è infatti piena espressione dell’orgoglio della propria italianità, un riferimento alla situazione del nostro paese, con rime taglienti che ci ricordano come Dailom non persegua solo la leggerezza, ma ponga una accentuata attenzione verso temi impegnati. Una esortazione a non dimenticare la grandezza, anche umana, del nostro popolo in contrasto con quello che sembra essere un momento di decadenza economica e sociale (“NON CI RAPPRESENTA QUELLA STORIA DEL RAZZISMO / E QUELLA DEI BARCONI/ SIAMO MOLTO PIÙ DI QUESTO / MOLTO PIÙ DI QUESTO / SIAMO DEGLI AMBASCIATORI / DI QUELLA CHE È’ LA BELLA MUSICA / NEL MONDO E L’ARTE / SIAMO I MIGLIORI). Il videoclip, per la regia di Matteo Sambero, traduce questo messaggio in immagini potenti e di grande impatto emotivo, a cui la suggestiva location di Palazzo Facchi a Brescia conferisce un apporto determinate, anche per il suo significativo valore artistico. Svariate le scene iconiche nel corso del videoclip che riescono a catalizzare l’attenzione dello spettatore ampliando la visione e il senso del testo, dalla tavola imbandita con l’immancabile pasta al ragù, alla mamma che prepara amorevolmente la pasta fatta in casa, in contrasto con la sfarzosità del contesto (sottile critica agli stereotipi che vogliono l’italiano inguaribile “mammone”).

La stessa partecipazione del Maestro Gino Rodella (pittore, designer, stilsta, archi-stylist) è un ulteriore raffigurazione dell’eccellenza italiana; nei panni di uno stilista di lusso, egli crea passo dopo passo il vestito regale con cui Dailom si presenterà al suo pubblico. Tra i partecipanti ricordiamo Leandra Pavorè, (la mamma) e Shehata Kirolos Malak Adly (bodyguard).

La copertina del singolo (foto di Chiara Sardelli) coglie appieno e sintetizza in una immagine il mood del brano e de video.

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