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Dermatite seborroica segnale di disfunzione della barriera epiteliale

Dermatite seborroica: dati di fase II positivi per la schiuma a base di roflumilast con applicazione giornaliera

La dermatite seborroica non è una semplice condizione superficiale, ma un segnale di disfunzione della barriera epiteliale con implicazioni sistemiche e immunologiche

La dermatite seborroica non è una semplice condizione superficiale, ma un segnale di disfunzione della barriera epiteliale con implicazioni sistemiche e immunologiche, incluso il potenziale sviluppo di patologie cutanee, respiratorie, gastrointestinali e oculari, secondo uno studio retrospettivo condotto su oltre 700mila pazienti e pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology.

La teoria della barriera epiteliale (EBT) propone che la sua disfunzione contribuisca allo sviluppo di patologie cutanee, respiratorie, gastrointestinali e oculari (EBDs, epithelial barrier diseases) a seguito dell’esposizione dei tessuti a patogeni, inquinanti ambientali e allergeni.

Queste esposizioni innescano un ciclo di eventi patologici che include migrazione di patogeni e/o allergeni nelle aree subepiteliali, risposta immunitaria, infiammazione cronica e compromissione della guarigione della barriera epiteliale, hanno spiegato i ricercatori guidati dal dall’autore senior David Margolis della Perelman School of Medicine presso la University of Pennsylvania, Philadelphia.

I ricercatori hanno preso in esame i dati di oltre 20 milioni di adulti in un ampio database amministrativo statunitense con almeno un anno di iscrizione continua e almeno due visite mediche separate, raccogliendo i dati da diversi centri e setting di cura tra gennaio 2016 e giugno 2022 e identificando 733.776 pazienti con diagnosi di dermatite seborroica (età mediana 62,6 anni, 54,7% donne, follow-up medio 3,46 anni, per un totale di oltre 70 milioni di anni-persona).

Dermatite seborroica associata a diverse malattie da disfunzione della barriera epiteliale
In questi soggetti la dermatite seborroica è risultata positivamente associata a:

È invece risultata negativamente associata a broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) (OR 0,72) e ipertensione polmonare (OR 0,70).

Gli autori hanno ipotizzato che questi risultati possano derivare da variazioni nella fisiologia della barriera epiteliale, da meccanismi infiammatori differenti e dall’influenza di altri fattori, come genetica, ambiente, eziologie fisiologiche complesse e microbiota cutaneo.

Per controllare la validità delle associazioni, sono state incluse come controlli negativi anche condizioni senza una nota correlazione con la dermatite seborroica, e solo astigmatismo (OR 1,08) e cisti sebacea (OR 1,55) hanno mostrato associazioni minori. In un’analisi secondaria limitata ai pazienti visitati esclusivamente da dermatologi, l’associazione con la cisti sebacea è risultata minima, mentre sono rimaste persistenti le associazioni positive con dermatite atopica, alopecia areata, dermatite da contatto, psoriasi, rosacea e orticaria cronica spontanea.

Gli autori hanno sottolineato la necessità di comprendere meglio la relazione tra dermatite seborroica ed EBDs. «L’eziologia delle condizioni dermatologiche esaminate in questo studio coinvolge marcatori e meccanismi infiammatori eterogenei, che spaziano dalle vie Th1 alle Th2» hanno scritto. «Pertanto, le associazioni positive tra dermatite seborroica e queste patologie cutanee supportano il modello basato sulla teoria della barriera epiteliale, suggerendo che la disfunzione epiteliale indotta dalla dermatite seborroica porti a un aumento generalizzato delle malattie cutanee infiammatorie, indipendentemente dal percorso immunologico specifico».

«Questi risultati confermano quello che molti di noi osservano da anni nella pratica clinica, ovvero che la dermatite seborroica non è solo un problema superficiale della pelle» ha commentato Danilo Del Campo della Chicago Skin Clinic. «È chiaramente una manifestazione dell’attività del sistema immunitario e condivide percorsi comuni con altre patologie infiammatorie e correlate alla barriera. La pelle spesso fornisce il primo segnale visibile di un coinvolgimento immunitario o sistemico sottostante».

«Questo studio ci aiuta a superare la visione della dermatite seborroica come un semplice problema di produzione di sebo o crescita di lieviti» ha aggiunto. «Evidenzia l’importanza della risposta immunitaria e dell’integrità della barriera come parte di un meccanismo condiviso con altre condizioni infiammatorie o epiteliali. È una prospettiva preziosa sia per i clinici sia per i ricercatori».

Referenze

Meng S et al. Epithelial Barrier Diseases Among Adult Patients With Seborrheic Dermatitis. JAMA Dermatol. 2025 Nov 5:e254313.

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