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Cisgiordania: tre attivisti italiani feriti dopo aggressione dei coloni israeliani

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Tre attivisti italiani feriti in Cisgiordania, vicino a Gerico, da coloni israeliani. Tajani: “Le loro condizioni non sono preoccupanti”

“Ho appena parlato con il console d’Italia a Gerusalemme, mi ha aggiornato sulla situazione, mi ha detto che sono feriti ma non sono gravi, stanno rientrando a Ramallah e quindi dovrebbero essere raggiungibili nel pomeriggio. Cercherò di parlare con loro anche nel pomeriggio”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei lavori dell’Assemblea nazionale di Noi Moderati, parlando dei tre attivisti internazionali italiani feriti oggi in un attacco condotto da coloni israeliani nella comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, in Cisgiordania.

I tre attivisti italiani sono “giovani cooperanti che accompagnavano le attività dei palestinesi, accompagnavano i bambini a scuola, gli agricoltori o i pastori, come fare una sorta di protezione civile per la popolazione”, ha riferito Tajani. “Non ci sono informazioni dirette perché non hanno telefoni– aggiunge il ministro-. Dalle notizie che abbiamo le condizioni non sono preoccupanti, sono stati malmenati ma non credo che abbiano ferite gravi. Aspettiamo di vedere quando saranno a Ramallah perché li stanno accompagnando lì. Nel pomeriggio ne sapremo di più, però è importante che la vicenda si sia conclusa e loro stiano tornando in un luogo più sicuro e protetto“, ha proseguito.

TAJANI: “CISGIORDANIA NON DEVE ESSERE ANNESSA, ASSOLUTAMENTE CONTRARI”

“La Cisgiordania non deve essere annessa, nessuna ipotesi di annessione, siamo assolutamente contrari”, ha poi affermato il vicepremier e ministro degli Esteri. “Deve essere rispettata la popolazione civile palestinese, è gravissimo che vengano attaccati villaggi cristiani, non perché i cristiani abbiano più diritto di altri palestinesi, ma perché i cristiani rappresentano un alimento di stabilità e di moderazione in tutto il Medio Oriente“.

TAJANI: “GOVERNO ISRAELE FERMI VIOLENZE COLONI, NON SERVONO A PACE”

“L’appello che lanciamo al governo di Israele è di fermare i coloni e impedire che continuino queste violenze che non servono alla realizzazione del piano di pace per il quale tutti quanti stiamo lavorando. Dobbiamo passare dalla prima alla seconda fase, iniziative del genere certamente non aiutano a rasserenare gli animi”, ha concluso Tajani.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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